Simon Pagenaud vince anche in Alabama, solo una settimana dopo il trionfo a Long Beach ed estende la sua leadership in campionato.
Simon Pagenaud scatta bene dalla pole, mentre Will Power, che partiva al suo fianco viene beffato da Josef Newgarden che però non ha il passo per andare a prendersi la testa della corsa. Il principale avversario di Pagenaud, il campione in carica Scott Dixon, secondo a Long Beach e secondo anche in campionato, viene centrato da una sconsiderata manovra di Sebastien Bourdais, in cerca di gloria dopo un inizio di stagione che lo ha visto decisamente poco in forma, subito dopo il via, costringendolo a rimontare dall’ultima posizione in una gara che non vedrà nemmeno una caution.
La cavalcata solitaria del Francese del team Penske verso la vittoria viene però arrestata dai doppiaggi: l’incontro con gruppi di piloti in lotta fra loro e che non avevano la minima intenzione di rinunciare ai loro duelli solo per far passare chi era in testa, consente inizialmente a Power, dopo aver ripreso la posizione su Newgarden, di raggiungere il leader senza però riuscire a insidiare la sua prima posizione.
Chi invece si avvantaggia nello stesso modo e riesce a scavalcare Pagenaud dopo un gran bel duello è Graham Rahal, che però a seguito di una distratta chiusura di traiettoria da parte del suo avversario, danneggia la sua ala anteriore.
Nonostante ciò, difenderà la sua posizione con le unghie e con i denti, ma a pochi giri dalla fine, la parte danneggiata salta via, lasciandolo senza carico sull’anteriore. Riesce con la macchina in queste condizioni a vendere cara la pelle, ma dopo circa un giro e mezzo si deve arrendere, accontentandosi della seconda posizione, davanti a Josef Newgarden.