Formula 1

Published on Settembre 23rd, 2015 | by Bruno Brida

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GP Giappone: a Suzuka tra indiscrezioni e sospetti

Secondo un copione ormai stantio ma che deve essere rispetto GP dopo GP, anche a Suzuka, in attesa che venerdì inizino le prove libere per il GP Giappone, sta andando in scena il solito rituale.

I piloti si affannano a dichiarare che quello nipponico è il più bel tracciato del mondo, che il pubblico giapponese è il migliore del mondo, che il tifo locale è il più caldo dell’intero campionato.

Poi, via con i finti divertimenti ad uso delle pubbliche relazioni delle squadre: se a Monza Daniel Ricciardo si era cimentato nella preparazione della pizza, a Suzuka il compagno Daniil Kvyat ha sfidato un campione di Sumo.

Da parte sua, visto gli scarsi risultati sulle quattro ruote, Honda ha dirottato Fernando Alonso a visitare una sua fabbrica di moto, accolto con tanto di sventolio di bandierine da parte dei lavoratori. Eccetera, eccetera, …

E poi ci sono le solite indiscrezioni, di quelli che sanno sempre tutto prima di tutti. L’ultima? Che la Formula 1 potrebbe arrivare in Algeria.

Ebbene, secondo queste voci (ovviamente bene informate) esisterebbe il progetto per la costruzione di un autodromo rispondente alle più severe norme Fia, e quindi omologabile anche per un Gran Premio di F1, voluto da tale Karim Kayouche, importatore multimarca di moto.

Il circuito nascerebbe ad una settantina di chilometri ad ovest di Algeri, nella regione di Tipada. Avrebbe due piste (la principale di 5 chilometri) e tribune per 200mila spettatori.

Inutile dire che Bernie Ecclestone si è detto subito interessato all’iniziativa di Karim Kayouche.

Per venire a cose più concrete, a Suzuka è più che una voce l’indiscrezione che la Red Bull si starebbe stancando di aspettare la decisione di Mercedes e Ferrari per la fornitura di power unit per la stagione prossima, e starebbe pensando ad un’uscita momentanea dal Mondiale, per poi rientrare nel 2019 con Audi o Porsche come motorista. Sempre che lo scandalo Vw con travolga economicamente anche questi due Marchi.

In casa Mercedes si sta invece digerendo con molta fatica la débacle di Singapore. Che deve aver fatto molto più male di una normalissima “giornata storta” se Toto Wolff, direttore esecutivo del team anglo-tedesco (a proposito, oltre che pilota tester della Williams, la moglie Susie è ora anche designer di occhiali da sole) è arrivato a ventilare una misteriosa cospirazione della Pirelli per favorire la Scuderia Ferrari.

Proprio per questo la gara di domenica sarà psicologicamente importante. Una gara che, come ha detto Niki Lauda, deve essere vinta per non aprire in seno alla squadra una preoccupante crisi di fiducia.

Suzuka dovrebbe dire anche qualcosa di più sul futuro della Lotus F1 che, comunque, ha già messo sotto contratto per il 2016 Pastor Maldonado. Quasi certa, invece, la partenza di Romain Grosjean con destinazione l’Haas Team motorizzato Ferrari che dovrebbe debuttare nel Mondiale l’anno prossimo.

La McLaren – Honda? Punterà ad arrivare al traguardo, possibilmente in zona punti. “Le prestazioni e l’affidabilità attuale della vettura sono quelle che avremmo dovuto avere nei test invernali d’inizio stagione 2015”, ha dichiarato Fernando Alonso. Che si è subito affrettato a spiegare che “è del tutto normale per un progetto così giovane. Solo ora abbiamo completato il chilometraggio coperto dalla Mercedes quando è inizato il campionato”.

Fernando Alonso, come al solito, ostenta fiducia, non così il compagno Jenson Button che sembra essersi stancato di fare la comparsa nei GP e starebbe per annunciare il ritiro dal mondo della F1.

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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