Formula 1

Published on Giugno 8th, 2015 | by Bruno Brida

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Boullier (McLaren): “Dobbiamo aiutare l’Honda ad uscire dalla crisi”

La crisi della McLaren F1 sta diventando imbarazzante quasi quanto quella della Scuderia Ferrari lo scorso anno.

Fernando Alonso ha un ben continuare a proclamare quasi istericamente che è felicissimo di essere alla corte di Ron Dennis (ma chi glielo chiede più?) e che i giorni della gloria torneranno presto nel team di Woking. Intanto, però, cominciano ad affiorare i primi segni di nervosismo, come ha evidenziato la plateale ribellione dello spagnolo al suo muretto che lo consigliava di andare più piano per ridurre i consumi.

Il fatto non sta tanto (o non del tutto) nella mancanza di risultati, quanto nella costanza dell’affiorare di sempre nuovi problemi: di affidabilità (ne sa qualcosa soprattutto Jenson Button), di prestazioni ed ora di consumi. Insomma, il motorista Honda sembra aver “toppato” in quasi tutti i settori.

Certo, stiamo parlando di una Casa che in Formula 1 ha scritto pagine importanti come motorista (ormai tanti anni fa) ma anche di una Casa che non ha saputo cavare il classico ragno dal buco quando si è impegnata in prima persona con un proprio team, come sa benissimo sempre il solito Jenson Button.

Probabilmente ha ragione Jacques Villeneuve che li conosce molto bene per aver collaborato con loro a lungo: “I giapponesi sono strani … tu esponi le tue ragioni per cui qualcosa non va … loro ti rispondono con un sì, che vuol dire semplicemente che ti hanno ascoltato. Poi loro continuano ad andare per la loro strada, convinti di essere nel giusto. Quando però imbroccano la soluzione, diventano davvero temibili”.

Deve averlo capito anche la McLaren, tant’è che dopo l’imbarazzante prova canadese, si è offerta di aiutare il socio nipponico nella messa a punto della sua power-unit.

“Nessuno di noi è preoccupato della crisi attuale, comprensibile quando entrano nuovi partner nel programma, bensì di quanto tempo sarà necessario per uscirne”, confessa amaramente Eric Bouillier.

“Noi non vogliamo comportarci come la Red Bull e la Renault che litigano tramite stampa. I nostri problemi – continua il capo team McLaren – vogliamo risolverli internamente senza incolpare nessuno. La Honda ha scelto di entrare in Formula 1 solo due anni fa ed è quindi logico che abbia qualche difficoltà, qualche ritardo. Se vogliamo tornare competitivi dobbiamo lavorare tutti assieme nella stessa direzione. Non è solo questione di risorse ma anche di tecnici esperti. Ed è quelli che vorremmo mettere a disposizione dei nostri partner giapponesi, insieme alle nostre competenze di elettronica. È importante recuperare l’Honda!”.

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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