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Published on Aprile 12th, 2015 | by redazione

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BES a Monza: Huracan, nuova stella del mondo GT3

A Monza forse è nata una nuova stella del variegato mondo delle GT.

La prova inaugurale del Blancpain Endurance Series, che ha registrato uno schieramento di partenza di ben 55 vetture, è stata dominata dalla Lamborghini Huracan GT3 alla sua prima uscita internazionale.

La vettura di Sant’Agata Bolognese, iscritta dal Grasser Racin Team, ha preso il comando delle operazioni dopo pochi giri dall’inizio della 3 Oree dopo aver lasciato sfogare la Ferrari la 458 di Norbert Siedler e Rinat Salikhov che, un po’ a sorpresa, aveva conquistato la pole.

Il successo della Lamborghini è merito soprattutto di Fabio Babini che con un primo stint molto più lungo di quello degli avversari ha creato un vantaggio sostanzioso , soprattutto nel confronto della “muta” di F458 che ha tentato per tutta la gara di agguantare la sua Hurrican.

Il successo della Lamborghini #19 – che Babini ha condiviso con lo statunitense Andrew Palmer e con l’olandese Jeroen Mul – è stato messo in pericolo solo a 45 minuti dalla fine dall’entrata della safety car in conseguenza di uno spettacolare incidente.

Mentre era in piena frenata alla Parabolica la McLaren 650 S GT3 #54 dell’equipaggio Yoshiharu Mori – Ronnie Valori – Alessandro Balzan, probabilmente per il cedimento di una sospensione, scartava bruscamente verso l’interno dell’ingresso curva colpendo violentemente la protezione dietro cui erano i commissari di percorso. Sul rimbalzo la vettura attraversava la pista trascinandosi dietro l’incolpevole Bentley Continental GT3 #84 di Harold Primat, Vincent Abril, Mike Parisy. Molto spavento, tanti danni ma, per fortuna, nessuna conseguenza per le persone.

Il periodo di neutralizzazione ha però fatto sì che il gruppone si ricompattasse per dare vita ad una sorta di gara sprint di una trentina di minuti. Se questo non ha compromesso le prime due posizioni (vittoria della Lamborghini Huracan #19; secondo posto e primato della Pro-Am Cup per la Ferrari #333 di Norbert Siedler e Rinat Salikhov) , ha invece favorito l’Audi R8 LMS Ultra #1 che è riuscita a passare dalla quinta alla terza posizione grazie alla grinta del campione in carica Laurens Vanthoor che ha fatto scendere dal podio la Ferrari 458 #51 di Duncan Cameron e Matt Griffin.

Il Cavallino si è però rifatto vincendo l’Am Cup con la F458 #111 del Kessel Racing guidata da Stephen Earle, da Marco Zanuttini e da Liam Talbot, alla sua prima esperienza sulle velocissima pista brianzola.

Come scritto all’inizio, a Monza potrebbe essere nata una nuova stella da corsa … se è vero ce lo diranno le prossime gare del Blancpain Endurance Series, soprattutto la 24 Ore di Spa di fine luglio. Di certo la nuova Hurrican ha dimostrato di essere più equilibrata della Gallardo che ha sostituito, con una potenza più gestibile e soprattutto più rispettosa degli pneumatici, tallone di Achille della vecchia Lamborghini. Questo insieme ha permesso ai suoi piloti di guidare con molta pulizia, in modo redditizio, badando a non mettersi in situazioni potenzialmente pericolose.

Positive anche le prestazioni delle tante Ferrari 458 impegnate in gara, anche se cominciano ad essere in affanno nei confronti di avversarie più giovani. Di sicuro sono vetture ormai collaudate, affidabili, che consentono agli “amatori” di puntare sempre alla vittoria nell’Am Cup.

Qualche perplessità ha suscitato invece la rinnovata Audi R8 LMS Ultra che, a parte il terzo posto arrivato un po’ fortunosamente, non è sembrata particolarmente in palla, al contrario della Bentley Continental che, a dispetto delle dimensioni, ha saputo difendersi con onore.

Non così è successo per le Bmw Z4 e per le Mercedes SLS AMG GT3 che sono naufragate nel calore della pista monzese.

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