F1 GP Australia: Hamilton colpisce ancora, ma bene anche Vettel
Lewis Hamilton (Mercedes) parte primo e finisce primo in una gara senza errori, tenendo sotto controllo il compagno Nico Rosberg, mai abbastanza vicino.
La gara parte senza Daniil Kvyat (Red Null), Kevin Magnussen (McLaren) e Valtteri Bottas (Williams), i primi due per guai durante il giro di formazione e il terzo per problemi alla schiena accusati ieri.
Al via impeccabile lo scatto delle Mercedes e di Felipe Massa (Williams), un po’ peggiore quello delle Ferrari, con Sebastian Vettel che tocca Kimi Raikkonen, a sua volta colpito da Felipe Nasr e Carlos Sainz, debuttanti con la Sauber e la Toro Rosso rispettivamente. Nel caos derivante, vola fuori Pastor Maldonado (Lotus) ed esce la safety car. Nel frattempo si ritira anche la Lotus di Romain Grosjean. Vettel sembra in gran forma e si attacca a Massa, per poi riuscire a superarlo nel corso del pit stop e quindi a portarsi a casa la terza posizione, con una Ferrari che sembra allo stesso livello, se non sopra, della Williams.
Sfortunato Kimi Raikkonen, velocissimo per tutta la gara, con una strategia di due pit stop, effettua il primo impiegandoci un’eternità per un problema di fissaggio della gomma posteriore sinistra, la quale nel corso della seconda sosta non sarà neanche fissata, obbligandolo al ritiro, con tanto di investigazione per unsafe release.
Ottimo debutto per Felipe Nasr che anche grazie alle disgrazie altrui (solo 11 vetture alla fine) mette in saccoccia i punti del quinto posto, tenendo anche a bada uno come Daniel Ricciardo (Red Bull). Bene anche Sainz che al di là di un pit stop durato tempi allucinanti, non commette errori e fa meglio del compagno Max Verstappen, costretto tra l’altro al ritiro per problemi alla power unit Renault.
Eroico Jenson Button, che riesce a portare al traguardo una umiliante McLaren, ultimo, doppiato due volte.
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