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Published on Ottobre 31st, 2014 | by Massimo Campi

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ASI: le storiche non sono dei catorci

 

ACI, ASI, FMI, tutti contro la revoca delle macchine storiche tra i 20 ed i 30 anni di età, una norma che di fatto fa ridiventare semplici catorci molti mezzi che potrebbero avere un valore storico, anzi l’hanno già avuto, ma ora se lo vedono togliere.

In prima fila contro questa revoca c’è proprio l’ASI, che tanto si era battuta per la rivalutazione di molti mezzi, costosi da mantenere senza adeguate agevolazioni sul bollo, ed ora destinate alla rottamazione.

“Si discute tanto sul tema dei numeri dei veicoli che in questi anni l’associazione, che io rappresento, ha certificato” afferma l’Avv. Roberto Loi, presidente dell’A.S.I. “Non voglio entrare nel merito del troppo o troppo poco, mi limiterò ad una semplice considerazione: tutti i veicoli da noi certificati sono stati esaminati uno per uno da esperti incaricati dall’ASI stessa, per verificarne l’originalità di tutte le parti e le buone condizioni generali. Istituire un registro chiuso di modelli di interesse storico significherebbe aprire potenzialmente i cancelli delle agevolazioni a vetture incomplete o in condizioni precarie, moltiplicandone esponenzialmente il numero. Sarebbe infatti sufficiente possedere un determinato modello di vettura per entrare nel numero delle esentate, indipendentemente dalle condizioni. Ho già espresso le mie perplessità sulle conseguenze dell’abrogazione dei commi 2 e 3 dell’art. 63 Legge 342/2000, inserite nella legge di stabilità 2015 che non porterà nella casse dello Stato il gettito sperato. Rischia di diventare una legge che mina l’esistenza stessa di questi veicoli che verranno probabilmente demoliti, mettendo in difficoltà, se ancora ce ne fosse bisogno, una categoria di artigiani e professionisti per i quali la manutenzione dei veicoli tra i 20 e i 30 anni, costituisce un’importante fonte di guadagno”.

 

Definire questi veicoli, il cui stato viene certificato da A.S.I. meticolosamente, vettura per vettura, “catorci da rottamare” rappresenta un’offesa per tutte quelle persone che grazie a tali “catorci”, hanno condotto e continuano a condurre una vita libera e indipendente. In ogni caso i “catorci” certificati da ASI in 13 anni sono 501.386 e non 4/5.000.000 come asserito più volte da politici e media poco informati, e di questi, quelli che ancora usufruiscono della possibile esenzione non sono più di 375.000, a fronte di un parco veicolare nazionale di circa 40.000.000 di veicoli.

L’aumento dei soci dell’A.S.I. – Automotoclub Storico Italiano – negli ultimi quindici anni, culminato negli oltre 220.000 di quest’anno, testimonia, da un lato, l’ottimo lavoro svolto dai club locali e dell’A.S.I. Nazionale che hanno organizzato oltre 2500 iniziative nell’ultimo anno su tutto il territorio nazionale, dall’altro la sensibilitĂ  dell’Automotoclub storico italiano verso un motorismo storico fatto di cultura, affetti, storia e passione, che non può e non deve essere appannaggio di pochi facoltosi collezionisti.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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