In occasione del concorso d’eleganza che si è svolto a Ferragosto a Pebble Beach (California), la Lamborghini ha presentato in anteprima la Huracan LP 620-2 che l’anno prossimo debutterà nelle tre serie (Europa, Asia ed America del Nord) del Lamborghini Blancpain Super Trofeo.
Nell’illustrare le sue caratteristiche Maurizio Reggiani, direttore Ricerca e Sviluppo della Casa di Sant’Agata Bolognese, ha sottolineato che “è una macchina completamente nuova, costruita partendo da un foglio bianco e nata da un progetto pensato per le corse, quindi senza compromessi”.

La Huracan Super Trofeo adotta il V10 5,2 litri ad iniezione diretta del modello di serie LP 610-4 (l’erede della Gallardo) che in versione gara eroga 620 CV. La trazione è posteriore, soluzione scelta – a detta di Maurizio Reggiani – per facilitare la transizione alla configurazione GT3. Il rapporto peso-potenza è di soli 2,05 kg/CV grazie anche al telaio ibrido in fibra di carbonio/alluminio.
Per ottenere la migliore efficienza, trazione ed il maggior carico sono stati montati una generosa ala posteriore regolabile su dieci posizioni, diffusori sia all’anteriore sia al posteriore e prese d’aria anteriori ad incidenza variabile.
La nuova Huracan Super Trofeo è stata sviluppata con la collaborazione della Dallara e con il coinvolgimento diretto di Gian Paolo Dallara che, assunto dalla Lamborghini nel 1963, divenne poi il padre riconosciuto della Miura ed in seguito della 350, della 400 GT, dell’Espada e della concept Marzal.