Bugatti, simbolo di creatività, di sport, di macchine che hanno vinto nelle più disparate piste, vetture costruite come se fossero delle piccole opere d’arte. La famiglia Bugatti è fatta da artisti, ognuno nel suo campo, Ettore Bugatti, partito dall’Italia arriva in Francia e da sfogo alla sua passione per la meccanica e la velocità. Jean Bugatti è il figlio maggiore, ha la stessa passione del padre unito alla passione per l’arte che si respira in famiglia.
Gianoberto Maria Carlo Bugatti, in arte Jean, nasce a Colonia, in Germania il 15 gennaio del 1909.
Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferì al villaggio di Dorlisheim vicino Molsheim in Alsazia. Verso la fine del 1920, il giovane Jean Bugatti era già parte integrante della società di famiglia iniziando la sua attività di progettazione delle autovetture alsaziane. Nel 1932, a soli 23 anni, contribuisce alla progettazione della Type 41 Royale, ma la massima espressione delle sue capacità la si ritrova nelle varie versioni della Type 57. i modelli Ventoux, Stelvio, e Atlante sono considerati il massimo della espressione artistica della casa di Molsheim. Tra i progetti di Jean ci sono anche quelli delle sospensioni anteriori indipendenti ed i motori a doppio albero a camme in testa.
Jean Bugatti spesso testava i suoi modelli per capirne pregi e difetti e proprio mentre provava una sua vettura incontrò la morte. L’11 agosto del 1939, mentre stava pilotando una Type 57 C Tank, che aveva appena vinto a Le Mans, nel tentativo di evitare un ciclista ubriaco che gli tagliò la strada perse in controllo della vettura finendo contro una pianta.
Jean Bugatti è sepolto nella tomba di famiglia Bugatti al cimitero comunale in Dorlisheim e sul luogo dell’incidente c’è un monumento dedicato a lui.