Il TAR della Lombardia a difesa dell’Autodromo di Monza
Alcune volte non si riesce a capire l’accanimento di alcune associazioni ambientaliste nei confronti dell’Autodromo di Monza. Periodicamente lo attaccano, ne chiedono l’estromissione dal Parco di Monza, dimenticando (o facendo finta di dimenticare) che la parte sana del patrimonio arboreo del suddetto Parco è proprio quello entro i recinti dell’impianto. Nessuna presa di posizione, almeno pubblica, invece, sulla pessima manutenzione degli alberi della parte cosidetta pubblica. Molti sono talmenti malmessi da rendere necessaria la chiusura del parco nelle giornate di forte vento.
Perché diciamo questo? Perché finalmente il TAR della Lombardia ha respinto e in parte dichiarate inammissibili le richieste avanzate da Italia Nostra, Legambiente, Comitato per il Parco A. Cederna e Wwf Italia che chiedevano l’annullamento delle deliberazioni della Giunta comunale di Monza del 2007 con cui si affidava l’Autodromo alla Sias.
In particolare nella sentenza è stato ribadito che le curve sopraelevate rappresentanooggetto di tutela storico-artistica, essendo pienamente inserite nel complesso e nella storia del Parco di Monza, e che tutto è stato messo in atto dall’impianto per il rispetto degli obblighi derivanti dalla normativa in tema di emissioni acustiche.
Speriamo ora Italia Nostra, Legambiente, Comitato per il Parco A. Cederna e Wwf Italia dedichino altrettanto zelo per chiedere a chi di dovere interventi di bonifica e di riqualifica del verde del Parco, però nel suo complesso.
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