Indycar

Published on Maggio 26th, 2014 | by redazione

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Momenti di gloria per la Maserati 8CTF “Boyle Special” ad Indianapolis

In ricordo della prima delle vittorie del 1939 e 1940 sull’ovale più famoso del mondo, la Maserati 8CTF “Boyle Special” (numero di serie 3032) è stata festeggiata ieri con un “Victory Lap” ad Indianapolis poco prima della partenza della 500 Miglia. Al volante Johnny Rutherford, tre volte vincitore della gara (nella foto).

Sempre ieri, la Maserati 8CTF “Boyle Special” è stata registrata dalla Historical Vehicle Association degli Stati Uniti come la prima automobile di produzione non americana ad entrare permanentemente negli annali della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Registrata fra gli Standards for Heritage Documentation del Ministero degli Interni degli Stati Uniti, la documentazione rimarrà parte dell’HVA National Historic Vehicle Register e dell’Historic American Engineering Record (HAER).

La 8CTF (una monoposto con carrozzeria in alluminio e telaio a due longheroni in profilato d’acciaio e traverse) nacque dopo che la famiglia Orsi, rilevandola, risolse in questo modo i problemi economici che gravavano sulla Maserati.

Ernesto Maserati non fu più così vincolato da questioni di bilancio nella progettazione dei suoi modelli, e poté progettare un tre litri sovralimentato innovativo dove, per questa tipologia di alimentazione, aveva accumulato una buona esperienza. La sigla “8CTF” riassumeva le principali caratteristiche tecniche del propulsore: 8 cilindri testa fissa.

Il motore, infatti, era un otto cilindri in linea verticali di 2991,4 cc: l’alesaggio e la corsa erano rispettivamente di 69 mm e 100 mm, mentre il rapporto di compressione era di 6,5:1. La potenza massima erogata era compresa tra i 350 ed i 366 CV a 6300 giri /min.

L’accensione era singola con magnete tipo Scintilla; l’alimentazione era forzata con due compressori volumetrici tipo Roots accoppiati a due carburatori montati a monte. La distribuzione era a due valvole per cilindro, con doppio albero a camme in testa. La lubrificazione era forzata con pompe di mandata e recupero. Il sistema di raffreddamento era a circolazione d’acqua con pompa centrifuga.

I freni erano a tamburo sulle ruote con comando idraulico. Le sospensioni anteriori erano a ruote indipendenti e barre di torsione, mentre le posteriori erano a balestra. Lo sterzo era a vite senza fine con settore dentato, mentre la trasmissione era formata da un cambio a quattro rapporti più la retromarcia.

Il modello, che aveva una velocità massima di 290 km/h, debuttò il 15 maggio 1938 al Gran Premio di Tripoli con ottime prestazioni ma fallendo nel risultato finale. A causa dell’avvicinarsi della seconda guerra mondiale, le gare si diradarono notevolmente in Europa, compromettendo così lo sviluppo della vettura, che però ebbe modo di coprirsi di gloria Oltreoceano.

Pilotata da Wilbur Shaw (che, smesso il casco, divenne presidente dell’ Indianapolis Motor Speedway), la 8CTF, ribattezzata “Boyle Special”, infatti, conquistò due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis, quella del 1939 e quella dell’anno del 1940.

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