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domenica 16 Febbraio 2025

La Fia rottama il sensore della squalifica di Ricciardo

La Fia sembra intenzionata a “rottamare” il suo discusso sensore del flusso di carburante che è stato all’origine della squalifica di Daniel Ricciardo al Gran Premio d’Australia.

Nel fine settimana rappresentati tecnici della Fia e dei team si sono incontrati per discutere sull’attendibilità di questo dispositivo e di una nuova interpretazione delle norme sul consumo di carburante in gara.

Quest’inverno la Fia aveva omologato un dispositivo che avrebbe dovuto verificare in tempo reale che durante un Gran Premio le monoposto non consumassero più di 100 chili di carburante, o 100 chili/ora.

Durante i test pre-campionato, però, si era scoperto che c’era del “rumore” nel segnale trasmesso dal sensore che poteva alterare le misurazioni, generando critiche e interpretazioni personali della norma. Proprio l’interpretazione personale sulla misurazione dl flusso di carburante aveva determinato la squalifica di Ricciardo ed il conseguente ricorso della Red Bull.

Ora, è venuto alla luce che nel week-end di Sepang la Federazione avrebbe accolto le preoccupazioni dei team e che in Bahrain deciderà l’abolizione del discusso sensore, imponendo nel contempo alle squadre di fornire ai commissari sportivi tutti i parametri e tutte le informazioni necessari per calcolare il consumo di ogni monoposto.

Il paradosso è che quando il 14 aprile sarà discusso il ricorso della Red Bull, la Fia potrebbe aver abilito il sensore all’origine della squalifica di Ricciardo. Ma poiché l’infrazione è stata commessa prima dell’abolizione, la squalifica dell’australiano potrebbe essere confermata.

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