Artefice tecnico degli ultimi quattro mondiali vinti da Sebastian Vettel e dalla Red Bull grazie alle sue intuizioni aerodinamiche, quest’anno Adrian Newey (nella foto) si trova di fronte alla sfida più importante della sua vita di progettista, complici le nuove regole della F1 che privilegiano la meccanica ed in primo luogo la power unit, ossia il mototopropulsore ibrido ed accessori vari.
Le premesse della stagione non sono state promettenti. Nei test di Jerez la nuova RB10 ha evidenziato gravi problemi di affidabilità provocati dall’accoppiamento del V6 turbo Renault e le relative tecnologie di recupero dell’energia con una monoposto dall’aerodinamica estrema, come è nello stile dei progetti di Newey.
«Dobbiamo prendere atto per primi noi che in questa stagione di debutto del nuovo regolamento, o almeno nella sua prima parte, conteranno l’affidabilità, la potenza, i livelli di consumo. Una volta che avremo sistemato questi elementi, potremo pensare all’aerodinamica», ha dichiarato al settimanale Autosprint il 55enne ingegnere inglese.
«Per quanto ci riguarda – ha concluso Newey – abbiamo avuto davvero poco tempo per sviluppare una vettura così complessa come quella di quest’anno». Ed i problemi riscontrati a Jerez sulla power unit? «Noi siamo legati alla Renault, ma sul mercato ci sono anche altri fornitori».