24 Ore di Daytona: la volta buona di Sebastien Bourdais
Sebastien Bourdais ha finalmente vinto una 24 Ore. Non quella “sua” di le Mans, ma quella forse meno prestigiosa ma sempre gloriosa di Daytona. Il francese ha portato alla vittoria la Corvette DP #5 condivisa con Joao Barbosa (alla sua seconda affermazione in questa corsa) e con Christian Fittipaldi.
La prima parte della 24 Ore di Daytona è stata segnata dal terribile incidente che ha coinvolto Memo Gidley (Corvette DP) e Matteo Malucelli (Ferrai F458 Italia), che sono stati portati al vicino ospedale per le cure del caso. La gara è stata interrotta per 55:45 minuti per consentire le operazioni di soccorso e per ripristinare la pista.
Secondo e terzo posto per altre due Corvette DP, quella del nostro Max Angelelli condivisa con i Taylor e quella di Friselle/Martin e Giroix.
Nel complesso la 24 Ore di Dytona è stata caratterizzata da ben 52 cambi di leadership. La squadra vincente ha completato 695 giri sul circuito di 3,56 miglia, per un totale di 2474,2 chilometri.
La Ferrari 458 Italia vincitrice della classe GTD.
Da segnalare il trionfo nella classe GTD del team americano Level 5 Motorsport al termine di una gara a dir poco emozionante che ha visto la Ferrari 458 Italia numero 555, guidata in quel momento dall’italiano Alessandro Pier Guidi, tagliare per prima il traguardo dopo essere stata costantemente in lotta per il vertice.
E’ stato un finale al cardiopalmo, con un duello fra la Ferrari e l’Audi che ha infiammato gli ultimissimi giri. Una penalità inflitta dalla direzione di gara proprio per un episodio avvenuto nel corso dell’ultimo giro aveva inizialmente tolto ad Alessandro Pier Guidi, Townsend Bell, Bill Sweedler, Scott Tucker e Jeff Segal la soddisfazione del podio: nel dopo gara la direzione di corsa ha poi cancellato la decisione, restituendo alla squadra il meritatissimo successo.
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