Published on Gennaio 2nd, 2014 | by Massimo Campi
0Michael Schumacher, 45 anni
È sicuramente il più triste compleanno per Michael Schumacher, giunto ai 45 anni, ed in lotta per la sua vita. Triste fatalità per il sette volte campione del mondo, in coma per una quasi banale caduta sugli sci mentre stava seguendo dei bambini durante una discesa.
Un urto contro una roccia, mentre stava percorrendo un tratto di collegamento tra due piste per soccorrere una bambina caduta, un brutto scherzo del destino, ed anche lui colpito da quella pazzesca sindrome che ha spazzato via dei grandi campioni del motorsport. Un banale incidente, fuori dal contesto agonistico, dopo avere fatto del rischio l’attività principale per tutta la vita. Come Mike Hawthorn, Mike Hailwood, Patrick Depailler, Didier Pironi, Colin McRae, Graham Hill, quasi un copione già scritto che ha spezzato la storia, e purtroppo la vita di grandi campioni, fuori dalle piste, fuori dal loro naturale contesto.
Schumacher, il più grande, il pilota che ha spostato in alto l’asta di ogni record: sette titoli mondiali, di cui ben cinque consecutivi, 91 volte sul gradino più alto del podio e ben 1566 punti mondiali conquistati. Ma la lista dei numeri e dei record conquistati dal kaiser tedesco potrebbe continuare per pagine. Uno su tutti: le 72 vittorie con la rossa di Maranello, sicuramente la squadra con cui verrà identificato per sempre nella storia.
Schumacher, l’uomo che ama il rischio, anche se lo sempre calcolato. Il rischio della pura velocità. Un malato, maniaco, di adrenalina pura. Ma anche il rischio della propria immagine e della carriera, come quando si è rimesso a correre in kart, o in moto nel campionato tedesco superbike, ed il suo ritorno, con la Mercedes, tre anni da comprimario, surclassato da piloti che potevano essere suoi figli, ma più veloci ed arrembanti di lui. Un secondo e definitivo ritiro, che ha in parte offuscato la sua fama di pilota, ma non quella di uomo, ancora il più acclamato dai tifosi.
I prossimi giorni saranno cruciali per l’esito del campione tedesco, per ora ci limitiamo a fargli tanti auguri per i suoi 45 anni con la speranza di vederlo ancora saltare su qualche gradino più alto di un podio.