Published on Novembre 13th, 2013 | by Massimo Campi
0Quando è meglio il sostituto
La stagione di Kimi Raikkonen è finita, il pilota della Lotus ha scelto di farsi operare alla schiena per i postumi di un vecchio incidente, e per essere pronto alla nuova stagione con la rossa. Il toto sostituto è aperto per i due Gran Premi di fine stagione, in pole per il sedile c’è Kovalainen, o il collaudatore Davide Valsecchi, ma fino al venerdì delle prove non sarà svelato il nome di chi si siederà nell’abitacolo della nera monoposto ad Austin ed Interlagos. Negli ultimi decenni ci sono stati alcuni casi di sostituti all’ultimo istante, piloti che a volte hanno saputo cogliere al volo il treno che passava e lo hanno sfruttato in pieno mettendosi in mostra. In alcuni casi il sostituto è stato meglio del suo predecessore. Due i nomi su tutti: Michael Schumacher e Sebastian Vettel, entrambi devono l’inizio della loro carriera in F.1 alle sventure di qualcun altro.
Michael Schumacher e Bertrand Gachot
La Germania, nella seconda metà degli anni ‘80 ha investito tanto nei giovani piloti e ben presto arrivano i frutti con alcuni giovani rampanti che entrano nell’orbita Mercedes e la casa della stella a tre punte li fa correre nelle gare di Endurance. I migliori sono Karl Wendlinger, Hainz Harald Frentzen e Michael Shumacher, che scalpitano per entrare nell’abitacolo di una monoposto di F.1.
Anno 1991, in F.1 c’è il team Jordan che fa correre Andrea De Cesaris e Bertrand Gachot, ma pochi giorni dopo ferragosto Gachot venne arrestato in Inghilterra. L’episodio che aveva portato alla sua condanna risaliva al dicembre dell’anno precedente, quando, durante una lite con un taxista nel centro di Londra, dovuta ad un incidente automobilistico, il pilota per difendersi spruzzò uno spray urticante acquistato in Germania sugli occhi del malcapitato. Dopo essere stato denunciato, essendo lo spray illegale in Inghilterra ed equiparato ad un’arma venne convocato dal giudice a metà agosto. Il belga mostrò, però, un atteggiamento irriverente che irritò il magistrato, il quale, dopo aver riscontrato che il pilota non aveva nemmeno pagato le imposte dovute per il suo lavoro nel paese britannico, lo condannò ad un anno e mezzo di carcere e venne immediatamente arrestato.
Eddie Jordan doveva schierare due vetture a Spa ed allora intervenne Willi Weber, il manager di Shumacher che fece girare al Team irlandese un assegno di 150.000 dollari finanziato dalla Mercedes ed assicurò che il pilota conosceva già il difficile tracciato belga, anche se in realtà, come rivelato dallo stesso manager in occasione dell’anniversario dei 20 anni di Formula 1 di Schumacher, non vi aveva mai girato prima!
Nonostante non vi avesse mai girato prima il tedesco dimostrò subito di che pasta era fatto. Il tracciato delle Ardenne è da sempre giudicato tra le università del pilotaggio. Schumacher apparve subito a suo agio qualificandosi al settimo posto, mentre l’esperto De Cesaris con la stessa vettura era solo undicesimo. In gara andò tutto storto con il ritiro dopo poche centinaia di metri causa frizione a pezzi. La prestazione in Belgio attirò l’attenzione di Flavio Briatore, Direttore Sportivo della Benetton, che gli offrì subito un contratto che portò Schumacher ad affiancare Nelson Piquet. La questione contrattuale con il team Jordan venne chiusa con il trasferimento alla squadra irlandese della seconda guida della Benetton, Roberto Moreno.
Nella successiva gara a Monza Schumacher andò subito a punti davanti al blasonato compagno di squadra tre volte iridato . Nelle rimanenti gare della stagione, Schumacher andò altre due volte a punti. La Formula Uno aveva appena conosciuto quello che scriverà la futura storia della categoria. Un anno dopo sullo stesso tracciato vince il suo primo Gran Premio, ne vincerà altri 90!
Sebastian Vettel e Robert Kubica
I piloti della BMW per la stagione 2007 sono Nick Hedifiel e la giovane promessa polacca Robert Kubica, il pilota di riserva è un biondino tedesco, timido e veloce: Sebastian Vettel. Gran premio del Canada, 10 giugno, tracciato di Montreal, Robert Kubica esce di pista con la sua bianca ed azzurra monoposto, si ribalta, la macchina perde le sospensioni, un botto tremendo. Le immagini in diretta TV fanno gelare il sangue a più di un appassionato.
Fortunatamente, il polacco se la cava con un pò di botte, la distorsione della caviglia e un trauma cranico. Tanto bastò a fargli dichiarare forfait per la successiva gara ad Indianapolis. Diciassette giugno, Gran Premio degli Stati Uniti, sulla seconda monoposto BMW è pronto il sedile per il giovane biondino e Seb Vettel riesce a conquistare subito l’attenzione dei tecnici e dei media sin dai primi giri delle prove libere. Anche Kaiser Schumacher gli fa i complimenti e Seb dimostra subito di che pasta è fatto con il settimo posto in griglia. In gara finisce ottavo e diventa il più giovane pilota di sempre ad avere conquistato punti in un Gran Premio.
La gara dopo ritorna Kubica, ma Seb Vettel è un giovane sotto l’ala protettrice di Helmut Marko che lo esordire sulla Toro Rosso all’Hungaroring in sostituzione di Scott Speed che aveva deluso le attese riposte su di lui. Vettel non delude e per poco non finisce sul podio al Fuji a causa di un tamponamento a Mark Webber. La dinamica del contatto, accaduto in regime di safety car, non fu subito chiarita dalle immagini televisive, ma successivamente, un video diffuso su YouTube dimostrò che il tamponamento di Vettel con Webber era stato causato da un brusco rallentamento del leader della gara Lewis Hamilton, il quale però non fu punito dalla FIA. Sebastian rientrò in lacrime ai box, ma ebbe occasione di rifarsi già durante il gran premio seguente in Cina, nel quale ottenne un eccezionale quarto posto. La stella Vettel iniziò a brillare, nel 2008 venne confermato come pilota ufficiale della Toro Rosso. Il 14 settembre dello stesso anno domina la gara nel diluvio di Monza ed inizia la sua leggenda.