
Ormai in Ferrari non sanno più come giustificare una delle stagioni più disastrose degli ultimi decenni anche per colpa di una F138 che, alla sua presentazione alla stampa, il presidente Montezemolo aveva soprannominato “Speranzosa” «perché ho notato moltissima attenzione ai dettagli soprattutto nelle aree in cui è fondamentale l’aerodinamica. Perché dovrei sperare che questa macchina sia competitiva fin dalla prima gara? Le risposte sono tre: la prima, per l’ attentissima, maniacale revisione della stagione scorsa, la seconda il forte cambiamento organizzativo e di metodologia del lavoro, e la terza la concentrazione su un’unica galleria, che sarà importante soprattutto nel prosieguo della stagione. Non avendo a disposizione le prove in pista, che tanto vorremmo reintrodurre, ci siamo concentrati maggiormente sugli strumenti di simulazione. Aver portato a Maranello De La Rosa, pilota esperto, è parte di questa strategia ed attenzione al metodo». Accidenti, se questi sono i risultati di tutto questo formidabile lavoro tecnico-organizzativo fatto a Maranello, allora c’è poca speranza nel futuro di quella che una volta era la Scuderia delle meraviglie.
In assenza di risultati concreti, in presenza di strategie una più disastrosa dell’altra, di fronte a Mercedes e Lotus che stanno finendo il campionato in crescendo, la Ferrari cerca di esorcizzare la sua decadenza affidandosi ai numeri. Dopo aver festeggiato in lungo ed in largo, in mancanza d’altro, il punteggio record accumulato complessivamente da Fernando Alonso nella sua carriera in F1, anche con un bruttissimo casco che lo spagnolo ha preso a testate al termine del GP d’India, ora gli addetti stampa di Maranello hanno cominciato a dare i … numeri, con un comunicato di cui è difficile capire il senso. Questo il testo del comunicato:
“Zero i piazzamenti sul podio della Scuderia nelle ultime tre gare. Fra Corea, Giappone e India i punti conquistati sono stati 35, con il quarto posto quale miglior risultato (Alonso a Suzuka, Massa a Greater Noida).
Quattro i piazzamenti a punti della Scuderia in tre edizioni del Gran Premio dell’India. Una volta ciascuno Massa (2011) e Alonso (2013) non sono riusciti a terminare la corsa fra i pirmi dieci (il brasiliano il primo anno fu costretto al ritiro). Felipe si era piazzato sesto lo scorso anno mentre Fernando era salito sul podio (terzo nel 2011, secondo nel 2012) nelle prime due edizioni di questa corsa.
Sette le gare consecutive fra i primi dieci di Felipe Massa, oggi quarto. In totale sono stati 45 i punti portati a casa dal pilota brasiliano dal Gran Premio d’Ungheria in poi.
64 i Gran Premi consecutivi in cui almeno una Ferrari è arrivata in zona punti, primato eguagliato. E’ dal Gran Premio di Gran Bretagna del 2010 che non si registra uno 0 nella casella dei punti: da allora ne sono stati conquistati 1315, per una media di 20,54 a gara”.