Published on Ottobre 2nd, 2013 | by redazione
0Hesketh – Hunt, la miscela esplosiva della Formula 1
Alla stragrande maggioranza degli spettatori che si sono emozionati assistendo alla proiezione di Rush, il nome dell’inglese Thomas Alexander Fermor non dirà proprio nulla.
Eppure, il tanto pubblicizzato film di Ron Howard avrebbe dovuto iniziare proprio da questo personaggio, divenuto terzo Lord Hesketh all’età di soli quattro anni, proprietario di un team di F1 a 22.
La Hesketh Racing debutta nel mondiale nel 1974 con la gestione tecnica affidata allo sconosciuto Harvey Postlethwaite (poi destinato ad una carriera luminosa). Pilota è il 25enne James Hunt, noto nell’ambiente delle corse inglese come “Hunt the shunt”, ossia “Hunt lo schianto” per i frequenti incidenti e le risse in pista. Le foto dell’epoca lo ritraggono con l’immancabile sigaretta, vizio preso all’età di dieci anni.
Il giovane ed eccentrico lord ed il giovane e scapestrato pilota: una miscela esplosiva in un mondo, quella della Formula 1, che sta cercando di darsi una connotazione altamente professionale sull’onda dell’arrivo di importanti sponsor.
Invece, la presenza della Hesketh Racing ai Gran Premi è assolutamente dissacrante per la presenza di belle donne e di champagne a fiumi. In questo Lord Thomas Alexander Fermor-Hesketh non bada a spese, forse anche nel tentativo di far passare in secondo piano il suo aspetto da bambinone impacciato che contrasta con quello del suo pilota, bello, dannato e sciupafemmine
Le prime gare della stagione 1974 sono un disastro, dando fiato alle malelingue che considerano la squadra poco più che una pagliacciata. Vengono messe a tacere al GP di Svezia, con un terzo posto, replicato in Austria negli Usa, a cui si aggiunge il quarto in Canada. La prima stagione termina, nel complesso, bene, con la conquista della sesta piazza in classifica costruttori.
Il 1975 è l’anno migliore della scuderia con la conquista di una memorabile vittoria in Olanda, che rappresenta la rivincita di Lord Hesketh nei confronti dei grandi team. A fine stagione pilota e scuderia sono al quarto posto nelle rispettive classifiche.
Con la partenza di Hunt, passato alla McLaren, e di Postlethwaite, ingaggiato dalla Wolf, nel 1976 comincia il declino della scuderia, che non
disputa tutte le gare del campionato. Il miglior risultato dell’annata, complice anche il budget limitato, è il settimo posto colto dall’austriaco Harald Ertl nella gara di casa, a tre giri dal vincitore Lauda. Nel 1977 il risultato è pressoché identico, con qualche miglioramento in qualifica, ma la solita scarsa affidabilità in gara.
Nel 1978, dopo che la squadra fallisce la qualifica nelle prime due gare con l’inesperta ex sciatrice Divina Galica e con all’attivo la sola partecipazione al GP del Sud Africa con Eddie Cheever, Lord Hesketh decide di chiudere l’attività.
Esce così di scena, dopo soli cinque anni e 52 Gran Premi, il team più chiassoso, allegro, strampalato ed appassionato che la Formula 1 abbia mai conosciuto.
In seguito, dopo aver fondato la catastrofica Hesketh Motorcycles per costruire l’Aston Martin a due ruote ed essere stato costretto a vendere la tenuta di famiglia per far fronte agli enormi debiti, Thomas Alexander Fermor-Hesketh è folgorato dalla personalità di Margareth Tatcher, e si dedica completamente alla carriera politica in ambito Conservatore, raggiungendo posizione di rilievo durante il Governo di John Major.