Spa e la sua 24 Ore
La 24 ore di Spa Francorchamps è una delle più antiche competizione automobilistiche, la prima edizione risale al 1924, sul vecchio tracciato ricavato tra le strade che univano i centri abitati di Francorchamps, Malmedy e Stavelot. Un tracciato velocissimo, realizzato da una idea di Jules de Their, proprietario del giornale “La Meuse”, e del presidente del RACB (Royal Automobile Club Belgium) Henri Langlois Van Ophem. Dall’idea alla realizzazione con il risultato di avere creato Una pista in cui i campioni facevano la differenza.
Il percorso lungo circa 14 Km risultava di forma triangolare con già alcune curve che sarebbero diventate ben presto delle leggende come la velocissima e ripida combinazione di curve destra-sinistra in salita ovvero dell’Eau Rouge (Acqua rossa, dal nome del fiume che scorre sotto alla curva) e del Raidillon (in francese: salita ripida) formando la sezione Eau Rouge-Raidillon che vanta un dislivello di ben 24 metri in 240 metri di pista; ma oltre al Raidillon il tracciato belga è diventato famoso per il velocissimo rettilineo del Masta, il tornante di Stavelot e lo stretto tornante della Source.
Le alte medie erano ovviamente grande fonte di rischio per piloti e centauri, così a causa della sua pericolosità, Spa fu teatro di parecchi incidenti, spesso mortali. Così, dopo l’edizione del 1970, su pressione del sindacato piloti guidato da Jackie Stewart, si decise di trasferire altrove la prova belga del mondiale F.1, ma le altre gare, come la 24 ore, rimasero sul vecchio circuito delle Ardenne. A fine anni ’70 la direzione dell’autodromo decise di costruire un nuovo tracciato semipermanente, che continuava a usare i tratti di viabilità ordinaria dalla curva di Blanchimont sino alla fine del rettilineo del Kemmel, uniti dal vecchio tornante de La Source e da una nuova bretella permanente che collegava le altre due estremità rimaste del vecchio tracciato riducendo la lunghezza del tracciato a 6,9760 km.
A Spa, i grandi campioni hanno sempre fatto la differenza. Qui hanno vinto Fangio, Nuvolari, Clark, Ascari, Senna, Schumacher, spesso scrivendo pagine indimenticabili.
“E ‘senza dubbio il circuito migliore del mondo”, sono le parole di Michael Schumacher “Il tipo di atmosfera che si ottiene a Spa è magico qualcosa di simile al vecchio Nurburgring: l’unico posto che ha ancora qualità e atmosfera. La curva più tremenda è Eau Rouge: farla in pieno è come volare in discesa e scalare una grande montagna contemporaneamente, una delle più belle sensazioni che si possano sperimentare al volante di una vettura da corsa “.
La prima 24 Ore di Spa è stata organizzata dal locale Automobile Club Royal Automobile Club Belgium (RACB), giusto un anno dopo della 24 ore di Le Mans. Nel dopoguerra la 24 Ore di Spa ha fatto parte del Campionato Europeo Turismo dal 1966 al 1973. L’evento ha fatto parte anche del Campionato Mondiale Sportprototipi nel 1953 e 1981, per poi tornare a fare gareggiare le vetture turismo. Dal 2001 è terreno di conquista delle Gt, sia con il campionato mondiale Fia che attualmente con la serie sponsorizzata dalla Total e dalla Blancpain.
Anche la 24 ore è stata vinta da grandi campioni dell’endurance. Tra i nomi noti vi sono quelli di Luigi Chinetti, Raymond Sommer, Louis Chiron, Nino Farina, Mike Hawthorn, Jacky Ickx, Hans Stuck, Jochen Mass, e con il podio della svizzera Lilian Bryner sulla Ferrari 550 della BMS Scuderia Italia nella edizione del 2004 risulta essere l’unica vittoria di una pilotessa in una gara di 24 ore.