Alboretro, il campione raccontato dietro i riflettori


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Published on Aprile 8th, 2013 | by Massimo Campi

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Alboretro, il campione raccontato dietro i riflettori

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Michele Alboreto è stato un grande pilota, un campione, ma soprattutto un uomo che ha lasciato tanti ricordi tra i suoi numerosi tifosi. La sua umanità, il suo modo di porsi nei confronti del pubblico, ma anche degli addetti ai lavori e di chi lo ha conosciuto in generale, ha fatto di lui un esempio da seguire. La sua scomparsa, in quella tragica mattina del 25 aprile 2001 ha lasciato un grande vuoto.

Ermanno Alboreto, il fratello più giovane di Michele, con questo libro racconta soprattutto l’uomo, il fratello, il compagno di giochi che nonostante la notorietà rimane sempre legato alla famiglia ed ai suoi amici.

“Una delle prime tute da pilota di Michele era gialla” ricorda Mario Acquati della Libreria dell’Autodromo “allora vendevamo anche le tute, Adriano Salvati ci chiese un contributo sportivo per quel giovane che andava veramente forte, le tute costavano tanto e tra i fondi di magazzino che non si vendevano trovammo quella gialla, che divenne così la tuta di Michele! In seguito, quando divenne famoso, veniva apposta da noi ad ordinarle per ripagarci di quella piccola sponsorizzazione”

“Non ho voluto fare un libro di cifre e racconti della carriera” sono le parole di Ermanno alla presentazione del libro “ma raccontare mio fratello dalla parte di chi ci ha vissuto vicino. Avevamo una grande passione per la meccanica, per le macchine e le moto. Come tutti i fratelli che si rispettano avevamo un forte componente agonistica anche tra noi due. Tra i due, il primo a correre sono stato io in moto, poi lui è partito alla grande con le auto ed è arrivato in alto. Il senso della nostra gioventù erano le corse e tutto quello che c’era tra una corsa e l’altra era solamente pura attesa. La cosa che gli ho sempre invidiato era quella di sapere sempre trovare il miglior compromesso per risolvere o evolvere una situazione, io invece ero molto più drastico nelle scelte e molto meno diplomatico con la gente che mi stava vicino. Michele era bravo anche con le moto però quello più forte ero io: gli davo due giri sul campo da cross!”

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Oltre ai racconti del fratello Ermanno, nel libro ci sono diverse testimonianze di chi è stato vicino al campione, come quella di Ezio Zermiani: “…..davvero penso che Michele sia stato uno dei pochi piloti entrati nel profondo del cuore di Enzo Ferrari. Forse l’unico, anche più di Gilles…”

Dalle automobiline alla Formula Uno, continuando tra Indianapolis e Le Mans. E’ questo il sunto della carriera di quel ragazzo che sognava di diventare pilota scorrazzando con il motorino regalato dal padre con tanta fatica, tra i prati di una Rozzano operaia degli anni ’70.

Tutto questo lo si trova nel libro edito da Fucina, distribuito nelle librerie specializzate.

 

Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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