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sabato 15 Novembre 2025

La Tecno Formula 2 di Clay Regazzoni

L’11 ottobre 1970 il pilota ticinese vince il Titolo Europeo di Formula 2 con la Tecno battendo la BMW di Quester

Immagini ©Massimo Campi

Il 1970 sarà l’anno di Clay Regazzoni, la stagione della svolta dopo un deludente 1969 senza risultati di valore. L’ultima vittoria del pilota ticinese risale all’agosto dell’anno prima in Formula 3 a Hockenheim. Ma poi in quel 1970 tante cose cambiano, partendo dalla Formula 2 con la Tecno. Infine ecco arrivare l’ingaggio in Ferrari, il debutto in Formula 1, il trionfo di Monza, il terzo posto nel Mondiale. Tutti momenti di un anno storico per il pilota svizzero.

Oltre alla prima vittoria in Formula 1 nella sua Monza, quello che resta scritto negli annali è il titolo continentale di Formula 2 1970 conquistato, guarda caso sulla stessa pista tedesca dove aveva colto quella vittoria in Formula 3.

Nonostante il successo in Formula 1, Clay continua a correre in Formula 2 dove è in lotta per il Titolo Europeo.

È l’11 ottobre 1970, all’ultimo infuocato giro di pista il volo della sua Tecno, dopo un contatto con la BMW di Dieter Quester per la vittoria, non gli impedisce di chiudere secondo e fare sua la corona. Alla sera in albergo i due rideranno dell’episodio entrambi felici, uno per la vittoria del giorno e l’altro per quella della stagione.

La Tecno dei fratelli Pederzani di Bologna, una ditta che produce pompe centrifughe, inizia ad occuparsi di corse realizzando i kart con i motori Mc Cullok nel 1963. Dopo i primi successi nasce la Tecnokart e nel 1964 viene prodotto il “Piuma” che fra il ’64 e il ’66 vince tre titoli mondiali. Il passo successivo sarà la Tecno K250, una piccola monoposto addestrativa posizionata tra il kart e la F.850. Da questa esperienza nasce nel 1966 la prima monoposto di Formula 3; portata in gara da Carlo Facetti  si classifica 3° al Mugello e nel 1967 alla seconda partecipazione guidata da Clay Regazzoni e Silvio Moser vince il gran premio di Hockenheim.

La Tecno diventa una realtà delle formule minori, con le sue monoposto a passo corto che si guidano come un kart. Dopo due anni, nel 1968, arriva la conquista del primo titolo nel campionato italiano con Franco Bernabei seguita negli anni successivi da quelli di Picchi, Salvati e Naddeo. La Tecno varca presto i confini nazionali, spopolando anche a livello europeo grazie a piloti del calibro di Ronnie Peterson e François Cevert.

In quegli anni, i telai delle monoposto erano praticamente uguali tra la Formula 3 e la Formula 2, cambiava solo la cilindrata dei motori: da un litro per la categoria minore mentre in Formula 2 si usavano propulsori di 1,6 litri. Il più usato era il quattro cilindri Ford Kent, e la Tecno è pronta a sbarcare con le sue vetture anche in Formula 2.

Nel 1968, Clay Regazzoni, pilota di punta della factory bolognese, ottiene due podi e conclude il campionato al settimo posto. L’anno seguente corrono per il team pure François Cevert, che conclude terzo nella classifica finale con una vittoria, la prima per la Tecno, e Nanni Galli.

Avviene pure l’esordio con una Formula 2, dal momento che il regolamento dell’epoca lo consentiva al GP di Germania 1969 di F.1 con il pilota francese. L’avventura della Tecno in Formula 2 ha il suo apice nel 1970 con il titolo europeo del pilota ticinese ottenuto battendo la concorrenza tedesca ed inglese.

I successi portano i fratelli Pederzani all’esordio nella massima formula, ma sarà una avventura che porterà al tracollo il piccolo costruttore e la fine della Tecno.

Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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