Immagini ©Massimo Campi
Enorme, bassa e lunga, un V12 sotto al cofano e la trazione anteriore, è questa la Bucciali TAV 12, l’ultima delle sette auto a trazione anteriore dei fratelli Bucciali e l’unica a non essere costruita principalmente per esposizione.
Georges Roure, un uomo d’affari, aveva visto la Bucciali Double Huit a trazione anteriore con un motore a 16 cilindri al Salone dell’automobile di Parigi del 1930 e volle un esemplare di quella imponente vettura, in versione cabriolet. Il motore V16 però non era funzionante ed i fratelli francesi installarono un motore a 12 cilindri comprato dal produttore francese Aéroplanes G. Voisin
La Bucciali nasce grazie ad Angelo e Paul-Albert Bucciali due fratelli nati a fine ‘800 a Boulogne-sur-Mer, nella Francia del Nord. Negli anni ’20 fondano la Société Bucciali Frères , con sede a Courbevoie , vicino a Parigi che produce piccole auto sportive con il marchio Buc, in seguito abbandonano la produzione in piccola serie e nel 1926 la Bucciali diventa un’azienda di progettazione ingegneristica automobilistica realizzando progetti e prototipi a trazione anteriore.
La Bucciali TAV 12 è pronta nel novembre 1931, all’esposizione di Nizza riceve un premio per la sua sofisticata ingegneria, ma a Roures, il committente della vettura, la linea non piace e incarica i fratelli Bucciali di cambiare la carrozzeria in una versione limousine. Nel 1932 Bucciali riceve da Roures la “flèche d’or” che viene rivenduta poco dopo a un banchiere parigino che la espone al Salone dell’Automobile di Parigi.
La TAV 12 viene utilizzata dal suo proprietario negli anni ’30, ma dopo alcuni anni la carrozzeria viene montata su un telaio Bugatti T46 conosciuto come “Petite Royale”. In seguito la vettura finisce negli Stati Uniti all’inizio del dopoguerra, mentre il telaio Bucciali rimane in Francia. Dopo il suo ritrovamento viene acquistato da un collezionista e nel 1976, la carrozzeria e il telaio Bucciali ritornano ad essere assemblate assieme facendo rinascere la flèche d’or con un restauro durato oltre dieci anni grazie anche alla collaborazione di Paul Albert Bucciali; attualmente è esposta alla Loh Collection in Germania.
La flèche d’or
La carrozzeria della Flèche d’or è realizzata da lamiere d’acciaio inchiodati a un telaio di legno. Disegnata da Paul-Albert Bucciali, la vettura era eccezionalmente lunga, con una lunghezza di 6.360 mm e la berlina più bassa del suo tempo con una altezza di soli 1.480 mm. Le ruote hanno un diametro di 24 pollici e Il passo della limousine è di 4.089 mm, solo pochi millimetri più corto di quello della Bugatti T41 “Royale”.
Come sui precedenti modelli TAV Bucciali, una cicogna stilizzata è montata sulle prese d’aria laterali del cofano, un riferimento alla Escadrille des Cigognes (Squadriglia di Cicogne) alla quale Paul-Albert Bucciali aveva partecipato durante la prima guerra mondiale.
La Bucciali TAV 12 ha un telaio in acciaio, trazione anteriore, sospensioni indipendenti secondo il progetto di Paul-Albert Bucciali brevettato nel 1928. Sotto al cofano c’è il 12 cilindri Voisin con una cilindrata di 4.886 cc.e alimentato da quattro carburatori Zenith con una potenza di 180 cv. Il motore, progettato per un’auto a trazione posteriore, viene montato capovolto nella Bucciali, con volano e frizione nella parte anteriore, accoppiato al cambio a quattro velocità. Progettato da Bucciali il cambio è posizionato trasversalmente davanti al motore, con il differenziale davanti ad esso, mentre freni anteriori a tamburo sono interni, posizionati all’uscita del differenziale.