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giovedì 24 Aprile 2025

F.1 Bahrain 2025 – McLaren: un trionfo da Oscar!

 

Di Carlo Baffi – immagini F1 press

Piastri domina in Bahrain siglando il suo primo hat trick in carriera. Precede un ottimo Russell con la Mercedes e la vettura gemella di Norris, tanto aggressivo quanto pasticcione. Ai piedi del podio, Leclerc ed Hamilton su una Ferrari in apparente ripresa. Nel mondiale piloti, Norris resta leader, ma il compagno è a soli 3 punti.

Se per il suo 24° compleanno si era regalato soltanto un terzo posto a Suzuka, Oscar Piastri s’è rifatto con gl’interessi sette giorni dopo nel G.P. del Bahrain, la sua 50^ gara in Formula Uno. Per lui pole, vittoria e giro veloce in una corsa molto combattuta su una pista da alto degrado e dove ha influito la safety car che ha accorciato il divario tra i piloti di testa. La McLaren-Mercedes ha dato una prova di forza sin dalle libere, ma come in Australia è mancata la doppietta, complice una qualifica sottotono di Lando Norris. La Mercedes ha riconfermato la sua costanza condotta al traguardo da un Russell in gran forma. La Ferrari aggiornata, pare aver imboccato la via della risalita, ma è rimasta ancora giù dal podio. In evidente difficoltà la Red Bull, che grazie al coriaceo Verstappen ha arpionato un sesto posto ed è riuscita a portare la seconda vettura a punti con Tsunoda, nono.

BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 13: George Russell of Great Britain driving the (63) Mercedes AMG Petronas F1 Team W16 and Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL39 Mercedes battle for track position on track during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 13, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Mason/Getty Images)

Tappeto volante – Nell’intervallo tra i test prestagionali ed il Gran Premio, sempre in quel di Sakhir, la McLaren ha ribadito in modo autoritario di essere la monoposto di riferimento. A parlare sono i 151 punti guadagnati dopo i primi 4 round. In qualifica il margine sarà stato anche esiguo rispetto ai rivali, ma in gara s’è visto un altro film. Tra le dune, le MCL39 erano imprendibili ed hanno meritatamente omaggiato con un trionfo l’azionista di riferimento, ovvero il fondo sovrano del  Bahrain dove ha la sede finanziaria. Nella gara di casa, dove la McLaren non s’era mai imposta era vietato sbagliare. Piastri, come ha dichiarato il Team Principal Andrea Stella, è stato perfetto e grazie a questa sua 4^ affermazione ha eguagliato Bruce McLaren, lo storico fondatore della scuderia di Woking. E’ evidente che l’australiano punti al titolo, in rotta di collisione con Lando Norris, dal quale dista solo 3 punti. E qui si apre un capitolo delicato.

BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 13: McLaren grid guests during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 13, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Steven Tee/LAT Images)

Criticità – Dopo la vittoria di Melbourne si pensava che il vice campione del mondo fosse maturato, ma da li in avanti c’è stata un’inversione di tendenza. Per lui, la tre giorni di Sakhir s’è rivelata in salita sin dall’inizio, testimoniata dal suo umore pessimo imputato alle diverse condizioni trovate rispetto ai test di fine febbraio. Verissimo, visto che si è passati dal freddo al caldo torrido, ma ciò valeva anche per Piastri. L’approccio negativo di Lando s’è confermato in qualifica risultando solo sesto in Q3 e non è finita li. Allo spegnimento dei semafori, ha compiuto uno scatto fulmineo che l’ha portato a ridosso di Russell secondo dietro al poleman Piastri, dopo aver superato anche Leclerc che partiva in prima fila. Ma ecco la doccia fredda con l’investigazione per non essersi posizionato correttamente sulla piazzuola in griglia. Indagine che dopo poco è sfociata nella penalità di 5” da scontare al pit-stop: gara compromessa. Dal box l’hanno spronato a spingere e lui non s’è tirato indietro. Dopo la sosta ha combattuto contro uno scatenato Leclerc che l’ha infilato al giro 25 soffiandogli la terza posizione. Lando non l’ha perso di vista e dopo il nuovo valzer dei pit-stop provocato dalla safety-car s’è lanciato all’assalto del ferrarista, contando sul vantaggio di avere le gomme medie rispetto alle hard di Charles. Sprecati i primi due tentativi (bloccaggio ed arrivo lungo), Norris ha avuto lo spunto vincente al giro 52 dei 57 previsti, riuscendo così ad agguantare un sudato podio. Se a fine gara Oscar sorrideva pur non abbandonandosi a grandi esultanze, Lando era profondamente deluso. Ha giudicato la sua corsa confusionaria, riconoscendo gli errori commessi. Parole che fanno pari con l’amarezza espressa il giorno prima dopo le qualifiche:” La macchina è fantastica, il team fa un grande lavoro, ma io no.” Un mea culpa da cui traspare la sincerità di questo 25enne alla sua 7^ stagione in F.1. E qui riemergono in modo preoccupante i fantasmi che l’hanno tormentato la stagione scorsa. A fargli coraggio sono giunte le saggie parole di Stella riconoscente del lavoro svolto da Norris in questi anni, nei quali ha contribuito molto alla crescita della scuderia; come dimenticare la vittoria di Abu Dhabi 2024, che ha incoronato la McLaren campione tra i costruttori? Il tecnico e manager di Orvieto ha parlato di opportunità sulle quali lavorare con Lando, sia sul lato pilota e delle sue aspettative con la vettura, che sul fronte del team. Stella è stato finora abilissimo nel costruire lo spirito di gruppo ed è ben conscio che il recupero psicologico di Norris è fondamentale per restare al vertice. Contemporaneamente dovrà gestire la gerarchia fra i suoi piloti, un tasto delicatissimo. Fra un po’ sarà inevitabile scegliere su chi puntare evitando faide deleterie per tutti. Sarà naturale che uno dei due dovrà piegarsi alla ragion di squadra.

44 HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, action during the 2nd round of the 2025 FIA Formula 2 Championship from April 11 to 13, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Eric Alonso / DPPI

Crescita costante – Appurato che la McLaren corre in un’altra categoria, va esaltato quanto fatto da George Russell nonostante i problemi patiti. La Mercedes pare sia pronta, giustamente, a rinnovargli il contratto. In qualifica, grazie ad una pista più fresca di una decina di gradi rispetto alle libere 3, il britannico s’è portato a poco più di un decimo dal poleman Piastri, beffando Leclerc. Peccato che più tardi sia arrivata la retrocessione di una posizione in griglia (idem per il compagno Antonelli), causa un’irregolarità commessa dal team nel corso della Q2. Con bandiera rossa entrambe le Mercedes si erano schierate in fast lane non aspettando che l’orario di ripartenza venisse confermato. Della serie dura lex sed lex. Al via con le soft, il britannico è stato rapidissimo superando Leclerc (su gomme medie) e tentando un attacco a Piastri che ha difeso la leadership. George ha mantenuto la posizione e quando ha rimesso le soft dopo le medie (mancavano 25 tornate), ha saputo gestirle al meglio assicurandosi la piazza d’onore. Un’impresa, visto che sulla sua W16 l’elettronica faceva le bizze. Il display si spegneva e si è aperto il DRS in uscita da curva 10, dove non era necessario il suo utilizzo. Inconveniente verificatosi quando è stato premuto il pulsante della radio (così ha riferito il driver). Complice il sistema in tilt, il suo ingegnere gli aveva detto di azionare l’ala manualmente in caso di necessità. Di conseguenza Russell è finito sotto investigazione, però è stato graziato dal collegio giudicante che non hanno ravvisato l’intenzionalità ed alcun vantaggio. Anzi in quel tratto di 37 metri, dopo aver guadagnato 2 millesimi, Russell ne ha perduti 28 prima del tornante 11. Decisione razionale che compensa il penalty del sabato ed ha confermato il 4° podio consecutivo per la “Stella a Tre Punte”. 18 lunghezze in più che permettono alla prima guida di Brackley di consolidare il 4° posto tra i piloti a quota 63 e mettere nel mirino Verstappen a 69. E’ andata meno bene ad Andrea Kimi Antonelli, vuoi per alcune ingenuità del rookie, vuoi per una strategia non impeccabile e per la safety-car durante le tre soste. Partito 5° anziché 4° (ottima la sua qualifica) “AKA” ha perso due posizioni, ma si è subito riscattato sopravanzando Sainz e Gasly. Non solo: dopo il primo pit, con le medie ha raggiunto un Verstappen claudicante avendone la meglio in tre giri. Purtroppo le soste hanno rispedito Antonelli nel traffico e la sua smania di recuperare ha usurato le gomme. Lui stesso ammetterà che avrebbe dovuto attaccare in modo più cauto. Morale, un insieme di fattori che hanno lasciato l’esordiente per la prima volta fuori dai punti.

Boccata d’ossigeno – La Ferrari è sbarcata in Bahrain con un pacchetto di aggiornamenti importante, in particolare riguardanti il nuovo fondo rivisto nella parte centrale. Se ne riparte con 22 lunghezze in più tra costruttori, che la collocano al 4° posto a 14 punti dalla Red Bull, la rivale più immediata. Su Red Bull e Mercedes sono stati recuperati rispettivamente 12 e 4 punti, ma il digiuno di podi pesa. A differenza dei rivali che avevano optato per le soft, i tecnici del Cavallino han fatto partire con le medie sia Hamilton (nono in qualifica), sia Leclerc che da terzo era stato omaggiato della prima fila al posto di Russell. Una strategia che molto probabilmente puntava a montare le soft nella parte conclusiva. La gara ha però avuto un’evoluzione diversa e dopo un secondo stint ancora con la prima mescola, si è ripiegato sulle dure la cui resa è stata insoddisfacente. Diciamo che anche per le Rosse, la safety-car è stata la variabile negativa ed alla fine l’indomito Leclerc non è andato oltre la quarta piazza. Lewis Hamilton, pur mancando del ritmo migliore è risalito quinto, un risultato che lo consola in minima parte. Ai microfoni dei media, l’eptacampione, presentatosi il giovedì con un nuovo look, era molto deluso:” Dai test prestagionali a questa gara in Bahrain, non mi aspettavo che le performances fossero tanto negative, così come l’incostante adattabilità alla macchina. Però va bene così, non mollo, continuerò a spingere, oggi ho dimostrato di avere ancora qualcosa da dare.” Meno catastrofico, ma severo Leclerc secondo cui era azzeccata la strategia su due soste:” … ma visto il degrado abbiamo dovuto usare le dure che non sono andate bene.” Una volta dietro Russell, il monegasco non è riuscito a dare la zampata, soccombendo poi a Norris. “Abbiamo fatto il massimo, ma il 4° posto è deludente e non è ancora abbastanza. La situazione è questa.” Se il Principino prova in tutte le maniere a capitalizzare il potenziale di una SF-25 complicata, inizia a preoccupare Hamilton. Il britannico non è ancora un caso, ma questo inizio faticoso non va sottovalutato. L’imminente Gran Premio sul tracciato cittadino di Jeddah in Arabia, ci fornirà ulteriori elementi per valutare lo stato di salute del Cavallino.

BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 13: Oscar Piastri of Australia driving the (81) McLaren MCL39 Mercedes leads George Russell of Great Britain driving the (63) Mercedes AMG Petronas F1 Team W16 Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL39 Mercedes Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Scuderia Ferrari SF-25 and the rest of the field at the start during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 13, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Peter Fox/LAT Images)

Black-out – Sembrano trascorsi anni luce dall’impresa storica di Max Verstappen a Suzuka con pole e vittoria. Ebbene dopo una sola settimana, la Red Bull s’è eclissata in Bahrain. Ovviamente stiamo parlando di condizioni completamente diverse, dal meteo alla pista decisamente più abrasiva rispetto a Suzuka, ma le performances della scorbutica RB21 hanno riportato i “bibitari” con i piedi per terra. Verstappen è stato chiarissimo assumendosi le proprie responsabilità:” Non avevamo passo, il bilanciamento era pessimo, la gestione gomme era scarsa, sono partito male ed i pit-stop non hanno funzionato (problemi con un semaforo). Spero di andare meglio in Arabia Saudita.” L’iridato comunque non s’è arreso ed all’ultimo passaggio ha agguantato la sesta piazza a spese di Gasly. Note dolenti a parte, la seconda Red Bull è finalmente è andata a punti con Yuki Tsunoda.

Reazione! – Oltre alle 75 candeline spente da Flavio Briatore per il suo compleanno, sulla torta son spuntate due belle ciliegine regalate da Pierre Gasly. Il 29enne transalpino dopo aver siglato il 5° crono in qualifica, s’è battuto egregiamente in gara chiudendo 7°. Risultato che ha permesso all’Alpine di rompere il ghiaccio ed ottenere i primi punti iridati. Jack Doohan, sempre sotto esame, partito 11° è giunto 15° dopo aver scontato 15” di penalty per contatti in gara.

BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 13: Mark Webber Andrea Stella, Team Principal of McLaren and Luca di Montezemolo in parc ferme during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 13, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images)

Caduta libera – Altro weekend da dimenticare per l’Aston Martin. Al di là dei piazzamenti nelle retrovie, 16° Alonso e 18° Stroll, ha stupito tutti l’immagine dell’iberico col volante in mano durante la FP2. Fortunatamente stava procedendo lento essendosi accordo del problema, tant’è che è poi riuscito a reinserire lo sterzo e raggiungere i box. Doverosa l’indagine della Federazione al fine di chiarire l’accaduto.

Well done! – Dopo il 10° posto di Bearman a Suzuka, la Haas-Ferrari è riuscita a portare entrambe le monoposto nella top-ten: Ocon ottavo e Bearman nuovamente decimo dopo esser partito dal fondo.

2025 Bahrain Grand Prix, Saturday – LAT Images

Irriconoscibile – Ennesima delusione per Carlos Sainz jr. ritiratosi al giro 47 per i danni riportati dalla sua Williams-Mercedes dopo un contatto con Tsunoda. Approdato in Q3 e siglato l’ottavo tempo, in gara ha inizialmente perso posizioni superato da Antonelli e Verstappen. Ha provato a risalire. In un corpo a corpo con il giapponese della Red Bull in curva 1, ha perso molti punti di carico della FW47 e nel duro attacco ad Antonelli s’è beccato 10” di penalty. Questo inizio di stagione dell’ex-ferrarista è da incubo.

Linea verde – Per effetto delle nuove disposizioni federali, che portano da 2 a 4 i turni di prove libere in cui le squadre devono schierare un giovane che non abbia disputato più di 2 G.P., nelle prove libere del venerdì sono entrati in azione ben sei rookie, di cui uno era all’esordio in assoluto. Trattasi dello svedese Dino Beganovich salito sulla SF-25 di Leclerc. Il 21enne, attuale portacolori della Hitech in F.2 e membro della Ferrari Driver Academy dal 2020, vanta nel proprio curriculum il titolo di F.3 Regionale Europea conquistato nel 2022.

Il Presidente – Ha calamitato l’interesse dei media e degli addetti ai lavori per tutto il fine settimana, culminato con l’onore di sventolare la bandiera a scacchi al termine dell’ultimo giro. Luca di Montezemolo, dopo undici anni di assenza, è ricomparso nel paddock ospitato dal primo ministro e Crown Prince Salman bin Hamad Al-Khalifa. Lo storico ex Presidente del Cavallino, ha rivisto parecchi addetti lavori con i quali aveva condiviso gli anni della sua gestione a Maranello. Terminate le qualifiche, ai microfoni degli inviati di Sky Italia, s’è detto felice per il terzo tempo di Leclerc e speranzoso di un risultato positivo per la Rossa:” … una squadra che a volte manca di una leadership e lo dico in generale, prima o poi speriamo di vedere non solo un podio, bensì una vettura in grado di stare davanti. Ma per fare questo occorre tempo ed organizzazione.” Montezemolo s’è anche espresso in merito al giovane Antonelli elogiandolo per i progressi che sta facendo e rammaricandosi che sia alla guida di una Mercedes:” Toto Wolff è stato bravo a scovarlo e farlo crescere, come fece a suo tempo la McLaren con Hamilton.”

Solidarietà – Il mitico Jackie Stewart, tre volte iridato, ha ufficializzato a Sakhir una raccolta fondi per l’associazione benefica da lui fondata contro la demenza senile; la malattia da cui è affetta da oltre un decennio la moglie Helen. L’iniziativa prevede la messa all’asta di un casco del fuoriclasse scozzese decorato con le firme di 20 campioni del mondo di F.1 attualmente in vita. Tra queste c’è anche quella di Michael Schumacher, con le iniziali “MS”:” Sua moglie Corinna lo ha aiutato. E’ meraviglioso che Michael abbia potuto firmare il casco per questa buona causa” ha dichiarato Sir Jackie, il quale nonostante gli 85 anni, s’è esibito in alcuni passaggi sulla Tyrrell 006 con la quale vinse il titolo del ‘73.

BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 13: Pierre Gasly of France driving the (10) Alpine F1 A525 Renault leads Esteban Ocon of France driving the (31) Haas F1 VF-25 Ferrari on track during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 13, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images)

Made in Italy – In virtù di un accordo pluriennale, la Barilla, ovvero il più grande produttore di pasta nel mondo, è divenuto partner ufficiale del Circus. Il popolare marchio dell’azienda emiliana sarà quindi visibile sui cartelloni pubblicitari a bordo pista e nel paddock, dove si potranno gustare piatti di pasta. L’accordo è stato reso noto a Sakhir con la presenza del vicepresidente del Gruppo Paolo Barilla, ex pilota di Formula Uno a cavallo tra il 1989 ed il 1990 al volante della Minardi. Nella sua carriera, Barilla vanta anche una lunga partecipazione nelle competizioni di durata e la prestigiosa vittoria, a soli 24 anni, nella “24 Ore di Le Mans” dell’85 su una Porsche 956 del team Joest Racing insieme a Ludwig e Winter.

Nuovo leader – Per restare in tema di “made in Italy”, un plauso particolare va a Leonardo Fornaroli, nuovo leader del Campionato Fia Formula 2. Il vincitore della F.3 2024, dopo aver siglato la pole per la Feature Race, s’è piazzato 8° nella Sprint e 3° la domenica. Ora guida la serie con 26 lunghezze, una in più di Dunne e Browning.

 

Ordine d’arrivo
1° Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) – 57 giri 1.35’39″435
2° George Russell (Mercedes) – 15″499
3° Lando Norris (McLaren-Mercedes) – 16″273
4° Charles Leclerc (Ferrari) – 19″679
5° Lewis Hamilton (Ferrari) – 27″993
6° Max Verstappen (Red Bull-Honda) – 34″395
7° Pierre Gasly (Alpine-Renault) – 36″002
8° Esteban Ocon (Haas-Ferrari) – 44″244
9° Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) – 45″061
10° Oliver Bearman (Haas-Ferrari) – 47″594
11° Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) – 48″016
12° Alexander Albon (Williams-Mercedes) – 48″839
13° Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) – 53″472
14° Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) – 56″314
15° Jack Doohan (Alpine-Renault) – 57″806 **
16° Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) – 1’00″340
17° Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) – 1’04″435 ***
18° Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) – 1’05″489
19° Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) – 1’06″872

** 5″ di penalità per track limits
*** 15″ di penalità per contatti

Ritirato
Carlos Sainz

Classifica Piloti
1° Norris 77 – 2° Piastri 74 – 3° Verstappen 69 – 4° Russell 63 –  5° Leclerc 32 – 6° Antonelli 30 – 7° Hamilton 25 – 8° Albon 18 – 9° Ocon 14 – 10° Stroll 10 – 11° Hulkenberg, Gasly, Bearman 6 – 12° Bearman 5 – 14° Tsunoda 5 – 15° Hadjar 4 – 16° Sainz 1

Classifica Costruttori
1^ McLaren-Mercedes 151 – 2^ Mercedes 93 – 3^ Red Bull-Honda 71 – 4^ Ferrari 57 – 5^ Haas-Ferrari 20 – 6^ Williams-Mercedes 19 – 7^ Aston Martin-Mercedes 10 – 8^ Racing Bulls-Honda 7 – 9^ Sauber-Ferrari, Alpine-Renault 6

 

 

redazione
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