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giovedì 24 Aprile 2025

Carrozzeria Bertone, eccellenza italiana

 

Immagini ©Massimo Campi

L’Italia dei carrozzieri ha contribuito, con il suo stile, alla storia dell’automobilismo e una della più importanti realtà è stata la Carrozzeria Bertone. Fondata a Torino da Giovanni Bertone nel 1912, inizia a lavorare per la SPA e la Lancia realizzando le intelaiature in legno per fissare le carrozzerie delle vetture. Due anni dopo nasce il figlio Giuseppe che per tutti sarà “Nuccio” Bertone, l’erede che porterà la carrozzeria di famiglia alla fama mondiale.

Nuccio oltre alla passione per le automobili, si dimostra un abile imprenditore e uno scopritore di talenti nel designer. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’industria dell’automobile sarà quella che darà il via al boom economico, la Carrozzeria Bertone collabora con marchi importanti, tra cui Fiat, Alfa Romeo, Lamborghini, Ferrari, disegnando e costruendo alcuni modelli che sono entrati nella storia grazie anche a designer che hanno lavorato per Bertone come Franco ScaglioneGiorgetto Giugiaro e Marcello Gandini.

Dagli uffici tecnici di Torino sono nate le linee di modelli iconici come Fiat X1/9Lancia Stratos, la serie X della Citroën, le Lamborghini Miura e Lamborghini Countach. Alcuni di questi modelli sono stati realizzati nelle sue linee di produzione come l’Alfa Romeo Giulietta Sprint e Sprint Speciale, la Fiat 850 Sport Spider, la X1/9, la Ritmo Cabriolet, assieme alle varie Lancia Stratos e Lamborghini, giuto per citare i modelli che più hanno segnato la storia di questa importante realtà del design mondiale.

L’attività della carrozzeria si è estesa alla realizzazione di alcuni prototipi, nati sotto la supervisione di Nuccio Bertone, tra questi le Alfa Romeo B.A.T., la 2000 Sportiva, la Carabo, la Chevrolet Corvair Testudo, la Citroen GS Camargue, la Lamborghini Marzal, la Bravo, la Lancia Stratos Zero, la Sibilo,

Dopo aver condotto l’azienda per quasi 50 anni, Nuccio Bertone scompare nel febbraio 1997 all’età di 83 anni. Senza la sua guida la Carrozzeria Bertone va in crisi, problemi economici e organizzativi, l’annullamento di contratti produttivi con la Fiat, tensioni interne alla famiglia, minano definitivamente la Bertone. Il fallimento della realtà torinese dà il via ad una serie di trasformazioni e di acquisizioni.

Nel 2012, presso la sede della società, è stato aperto il museo Bertone con l’esposizione di alcuni pezzi storici della carrozzeria piemontese. Successivamente, il Museo è stato messo all’asta e acquistato dall’ASI. La realtà Bertone è oggi diversa di come era stata costruita da Nuccio, ma la testimonianza di quanto è stato realizzato nella gloriosa storia del marchio è possibile vederla nella Collezione Bertone, salvata grazie all’intervento dell’ASI e ospitata nei locali del Parco e Museo del Volo di Volandia di Somma Lombardo.

La collezione rappresenta un omaggio al genio creativo di tutti i designer che hanno dato lustro ai prodotti della Bertone e comprende mezzi di grande valore storico come le Lamborghini Miura, Espada e Countach, una Lancia Stratos stradale, un’Alfa Romeo Giulia SS, una Giulia Sprint, una Montreal e numerosi prototipi. La collezione – tutelata e vincolata dal Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – è composta da 79 pezzi tra veicoli completi e funzionanti, telai e modelli di stile: un patrimonio che non potrà essere disperso vendendo singolarmente i pezzi e non potrà essere trasferito all’estero e rappresenta una traccia fondamentale per il motorismo storico italiano.

Bertone, una icona del designer automobilistico iniziata con la Giulia Sprint.

Sono diverse le automobili simbolo della Carrozzeria Bertone e tra queste, le più iconiche sono sicuramente l’Alfa Romeo Giulietta Sprint, la Lamborghini Miura e Countach, assieme alla Lancia Stratos. Nel 1963, in pieno boom economico, l’Alfa Romeo Giulia Sprint sarà la coupè che diventerà immediatamente l’automobile sognata dai giovani. La sua linea compatta, pulita ed elegante, sarà uno dei primi esempi della bellezza automobilistica contribuendo a lanciare il designer italiano nel mondo. Con la casa di Arese continua la collaborazione e nello stesso anno nasce la Alfa Romeo Giulia SS, monta il quattro cilindri di 1,6 litri, è la versione più spinta della gamma con la sua linea che richiama lo stile della casa lombarda. Nel 1964 è la volta della Alfa Romeo 2600 Sprint, la più potente Granturismo degli anni ’60. Con la Montreal lo stile varia, siamo negli anni ’70 e la nuova 8 cilindri stradale e lo stile della carrozzeria torinese realizza una vettura fortemente diversa dalle altre Alfa. L’ultima realizzazione dell’atelier Bertone è l’Alfa Romeo GT del 2004 con la sua linea caratterizzata dalla cintura alta, finestratura ridotta e tettuccio spiovente.

Bertone e il Toro di Sant’Agata Bolognese

Tra il centro designer di Torino e la Lamborghini nasce uno stretto legame. Nuccio Bertone e Ferruccio Lamborghini realizzano vetture simbolo del stile, tra queste un posto sui gradini più alti del podio spetta sicuramente alla Miura S. Nel 1967 viene presentata la nuova supercar con la linea disegnata da Marcello Gandini che ha l’incarico di vestire la meccanica basata sul 12 cilindri a V posizionato trasversalmente alle spalle del pilota. La linea sinuosa, bassa, potente, accattivante, proietta il produttore emiliano nell’Olimpo delle supercar.  Una granturismo a quattro posti spinta da un poderoso V12 di 4 litri per 325 CV e una linea bassa, larga e filante, con il finestrino posteriore curvato verso il tetto dritto. Nel 1968 viene presentata la nuova Lamborghini Espada e la collaborazione continua nel 1987 con la Lamborghini Countach dove la ricerca aerodinamica viene prima di tutto realizzata attraverso la sua linea estrema con le linee spigolose.

Fiat per una nuova linea

Nel 1968 nasce la nuova Fiat 850 Spider una piccola due posti secchi scoperta sulla base della compatta 850. I vertici della casa torinese si rivolgono a Bertone per avere un disegno nuovo e moderno. La piccola Spider ha una linea filante e compatta e ancora oggi è molto ricercata dai collezionisti. La Dino Coupé del 1970 è una delle Fiat iconiche con la firma di Bertone. La Coupè ha la linea fastback più bassa e slanciata rispetto alla Spider disegnata da Pinifarina e riporta la Fiat tra le sportive di classe. La X1/9 è lo spider prodotto negli anni ’70, con una linea tesa, molto futuristica e il motore della Fiat 128 posizionato centralmente alle spalle del pilota.

Stratosferica Lancia

Meccanica ricavata dalla Dino con il 6 cilindri di 2,4 litri e 192 CV montato posteriormente, una linea a cuneo caratterizzata da alcune soluzioni stilistiche mai viste nella produzione di serie, come il parabrezza fortemente incurvato a inglobare i cristalli laterali. Una personalità forte e decisa, sono queste le caratteristiche della Lancia Stratos HF, la regina dei rally presentata all’inizio degli anni ì70, che riporterà la casa torinese nell’olimpo della corse su strada.

La Carrozzeria Bertone è stato questo e tanto altro come viene sottolineato alla Collezione visitabile a Volandia, una occasione per fare una carrellata sullo stile italiano dell’automobile e scoprire tante realizzazioni, soprattutto prototipi, che hanno poi influenzato successivi prodotti.

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Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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