Città del Messico, campionato mondiale 1964, la sfida è ad alta tensione con tre contendenti per la corona iridata, tre campioni di grande statura: Graham Hill con la BRM con ben 39 punti conquistati, John Surtees alfiere della Ferrari, con 34 punti e Jim Clark con la Lotus e 30 punti in carniere.
Il finale è emozionante, con le Ferrari di Surtees e Bandini dipinte in bianco e blu, i colori della scuderia NART, dopo che il Drake entra in polemica con la Federazione Internazionale per la mancata omologazione del prototipo 250LM come Granturismo.
La Lotus dello scozzese ottiene la pole position, parte come un fulmine davanti a tutti distaccando gli avversari e seguito dalla Brabham di Dan Gurney. Graham Hill entra subito in crisi con l’elastico degli occhiali che si rompe, ma anche John Surtees precipita al tredicesimo podio dove inizierà una grande rimonta. Hill riesce a risalire al terzo posto, posizione ideale per conquistare l’ambito titolo, fino a quando non entra in lotta con la Ferrari di Lorenzo Bandini, che lo stringe costringendolo ad un testacoda e facendogli perdere diverse posizioni in classifica. John Surtees intanto riesce a compiere la sua rimonta, arriva alle spalle di Bandini che lo fa passare e si insidia al terzo posto dietro Clark e Gurney. Il colpo di scena definitivo è all’ultimo giro con il Climax di Clark agonizzante ed infine muto in una nuvola di fumo.
Sotto la bandiera ascacchi transita per primo Dan Gurney, con John Surtees che arriva secondo ad oltre un minuto di distacco, coperto alle spalle dal fido Bandini. Per la Ferrari è un trionfo e l’inglese diventa l’unico campione mondiale sia a due che a quattro ruote.
“E ‘stato fantastico, non ho mai pensato che ne avrei avuto la possibilità”, sono la parole di John Surtees sul podio e per la Ferrari è un gradito ritorno ai massimi livelli. Dopo quel mondiale passeranno parecchi anni, fino all’epoca Lauda, per ritrovare un Cavallino Rampante campione del mondo.