Red Bull: riconfermato Perez.
Di Carlo Baffi
Il messicano, da tempo sulla graticola, resta pilota titolare della scuderia anglo-austriaca nella sorpresa generale.
Al termine della Q2 del recente Gran Premio del Belgio, Sergio Perez aveva evitato per soli 3 millesimi, praticamente un battito di ciglia, di essere escluso dalla Q3, per lui quasi una consuetudine. Graziato dalla sorte, era riuscito con un colpo di coda a siglare il terzo miglior crono che gli avrebbe permesso di partire in prima fila accanto a Charles Leclerc; da sottolineare che il vero polemen Max Verstappen partiva 11° per lo smarcamento di una nuova power unit. Poi in gara Sergio sarebbe andato via via eclissandosi rimediando l’ennesimo risultato incolore, da terzo a settimo. Da qui l’immancabile critica di Helmut Marko, il super consigliere di Milton Keynes, che esternando la sua delusione lasciava intendere che il destino della seconda guida Red Bull fosse segnato. Era ben nota la clausola inserita nel rinnovo contrattuale firmato da poco, che se a Spa Perez fosse giunto con oltre 100 punti di distacco dal compagno Verstappen, il suo sedile sarebbe stato occupato da un altro collega. Il nome più gettonato era quello del 35enne Daniel Ricciardo (che piace tanto ad Horner), un mestierante esperto in grado di portare punti preziosissimi alla Red Bull che sul fronte costruttori è incalzata dalla McLaren a soli 42; con il campionato soltanto al giro di boa. Tutto pareva deciso, invece nel briefing tecnico tenuto a Milton Keynes nella giornata successiva alla gara belga, i vertici della factory han fatto marcia indietro. Perez resta e sarà regolarmente al volante della RB20 nel G.P. d’Olanda a Zandvoort in programma il prossimo 25 agosto, alla ripresa del campionato dopo la pausa estiva. Insomma, il secondo salvataggio per il rotto della cuffia in pochi giorni che fa di Perez una sorta di miracolato. Le ragioni che hanno indotto i “bibitari” (detto in tono amichevole) a concedere una nuova grazia a “Checo” sono sconosciute. Qualcuno parla ancora di interessi di marketing legati al mercato del centro e sudamerica, aree geografiche in cui il messicano gode di un’elevatissima popolarità. Non dimentichiamoci che il G.P. a Città del Messico si disputerà il 27 ottobre. Una motivazione più volte tirata in ballo, visto che Perez è finito sulla lista nera di Horner & C. già in passato. Ragion per cui, sarà d’uopo che il buon Sergio, scampato ad una seconda tagliola, cambi marcia al più presto, perché la pazienza dei suoi datori di lavoro è giunta al limite, anzi, forse l’ha già superato.
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Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.
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