Il trionfo della Ferrari 499P alla 24 Ore di Le Mans 2023, anno del centenario della competizione automobilistica, è una delle più grandi sorprese e delle imprese più gloriose nella storia del motorsport. Mario Donnini, una delle storiche penne del settimanale “Autosprint”, era uno degli inviati alla storica edizione della maratona francese ed ha vissuto quel trionfo partendo dalla nascita nella factory di Maranello. Nella gara sulla pista della Sarthe, Mario era a bordo pista, sin dai giorni delle prove per completare l’opera con i suoi articoli in sala stampa vivendo la gara 24 ore su 24.
Donnini ha presentato il suo libro alla Libreria dell’Automobile di Milano, dove ha colto l’occasione di incontrare gli appassionati della rossa ed i fan dei suoi articoli.
La 24 Ore di Le Mans 2024 è stata una delle gare più divertenti che ho visto nella mia vita. Seguo per Autosprint la Formula 1 ed anche alcuni appuntamenti del WEC. La differenza sostanziale tra le due categorie è che mi viene da dormire dopo pochi minuti di Formula 1 e sono rimasto sveglio per tutte le 24 ore a Le Mans! Oggi le gare endurance, ho seguito anche la 24 Ore di Daytona, sono molto più movimentate ed interessanti di un Verstappen!
Oggi le gare endurance sono sempre più seguite
Devo sicuramente rivalutare il piacere ed il gusto di una gara di durata, dove spesso la suspance per la vittoria dura fino agli ultimi giri di gara. Andare a gare come Le Mans e Daytona è anche una bella esperienza dal punto di vista culturale. C’è una tecnica diversa, un approccio alternativo rispetto ad una Formula 1 con regolamenti sempre più blindati ed anche lo spettatore e l’appassionato è molto più rispettato. Per esempio a Daytona, quando hai acquistato il biglietto di ingresso, puoi andare da tutte le parti ed avere un contatto diretto con i partecipanti, ed i piloti, anche delle star come Michael Andretti, sono sempre cortesi nel rispondere ad un saluto o fare un autografo, una situazione ben diversa rispetto ad una Formula 1 sempre più blindata e distante dal pubblico.
Questo libro rappresenta un diario del fine settimana più divertente della mia vita da inviato sulle piste. Uno dei momenti più emozionati è stato quando Antonio Fuoco ha fatto la pole position. Ero in sala stampa ed improvvisamente ho sentito il silenzio…stessa situazione all’ultimo giro della gara! Mi è venuta in mente la famosa vittoria di Bartali al Tour de France, come l’aveva descritta Paolo Conte nella sua bellissima canzone “con i francesi che si incazzano …. e le balle ancora gli girano!” È stata una vittoria “bartaliana”, un grande successo per la Ferrari e questo libro vuole essere la testimonianza di questa preziosa impresa che rimarrà nella storia del motorsport.
Perché la Ferrari è voluta ritornare dopo 50 anni nell’endurance?
La Ferrari è una specie di chiesa, di colore rosso, con tante anime dentro. Ci sono diverse Ferrari all’interno di Maranello, c’è la Ferrari delle produzione, quella della Formula 1 con oltre 1200 persone, poi c’è la Ferrari GT competizione clienti. È una Ferrari fatta di molti italiani, con Budget non esagerati e senza le lotte di potere della sorella più blasonata. Questa Ferrari ha voluto mettersi alla prova e tutti hanno scoperto il loro valore con tanti risultati, partendo dalle vittorie mondiali con le GT fino alla conquista di Le Mans.
Una Ferrari sempre più forte nelle gare di durata
Ho sentito recentemente Antonello Coletta, il capo di questa struttura, e gli ho recentemente ribadito che hanno ottenuto vittorie importanti con due nuovi e diversi progetti, ovvero il successo a Le Mans con la 499P e la vittoria alla 24 Ore del Nurburgring con la 296GT3 ed infine anche la vittoria di classe a Daytona. La Ferrari ha conquistato le tre gare di durata più importanti al mondo nel 2023, manca solo il sigillo a Spa, ma confido che potrà arrivare in futuro. Purtroppo, a parte Le Mans, gli altri successi sono stati poco celebrati, ma attualmente, con il mondo dei social, fa molto più audience Roscoe, il cane di Hamilton, di una vittoria conquistata con tanto lavoro di gruppo.
La stagione WEC 2023 è stata condizionata dal BoP, il tuo parere su questa regolamentazione tecnica
Rispetto a come è andata lo scorso anno non credo che l’accoppiato FIA-ACO possa fare peggio. Il Balance of Performance è quella regola tecnica che permette di equilibrare le prestazioni di vetture con filosofie tecniche e prestazioni differenti. Il BoP non è una regola negativa, il problema che è diventata una sfida furba tra gente che vuole vincere ed una volta per uno. Quindi sono stati variati di volta in volta i parametri per permettere di emergere ai vari concorrenti a turno. A Le Mans diverse vetture erano in grado di vincere, la prova è che sono andati tutti a turno in testa, Peugeot compresa. La differenza è che, nella lotta per emergere, gli altri hanno commesso più errore della Ferrari, o hanno anche avuto meno fortuna. Anche Pierguidi è andato nella sabbia alla seconda chicane dell’Hunaudieres, ma ha avuto la fortuna di non sbattere e riuscire ad essere rimesso in pista, mentre altri concorrenti hanno sbattuto nella varie barriere con conseguente tempo perso per le riparazioni.
Il BoP è comunque stato accettato da tutti i concorrenti, nel WEC stanno arrivando nuovi grandi marchi a dimostrazione dell’attrattiva che hanno le gare di durata. I regolamenti attuali prevedono la revisione dei parametri ogni tre gare e non di gara in gara, una situazione decisamente migliore che tutela maggiormente i vari partecipanti e la competitività. Il problema di questa stagione sono state le regole dopo Le Mans, con la 499P che a Monza aveva problemi a seguire il ritmo di gara della Toyota. Nell’ultimo appuntamento in Giappone hanno avuto gli stessi parametri della gara francese, ma la Toyota si era preparata molto bene per la gara di casa e non c’è stato nulla da fare per contrastarla.
La Favola Rossa: Il Leggendario Trionfo della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans 2023
di Mario Donnini
https://www.libreriadellautomobile.it/prodotto/la-favola-rossa-il-leggendario-trionfo-della-ferrari-alla-24-ore-di-le-mans-2023/