Storia

Published on Dicembre 16th, 2022 | by Massimo Campi

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Porsche: la scoperta del Turbo nel 1972

 

Negli anni ’70 la Porsche inizia la tecnologia del Turbo, con cui farà debuttare la 930 e vincerà a le Mans nel 1976.

La Porsche e le corse, un connubio che ha sempre contraddistinto le produzione e le vetture delle casa di Stoccarda con le loro granturismo che hanno spesso ispirato versioni da competizione. La grande svolta arriva nel 1969, quando la Porsche da l’assalto al Campionato Mondiale Marche ed alla 24 Ore di Le Mans.  Con le 908 tre litri fallisce l’impresa, quando Hans Hermann non riesce a resistere alla vecchia Ford GT40 con uno scatenato Jacky Ickx che fa finire il sogno tedesco all’ultimo giro di gara, ma solo un anno dopo sarà la 917 ad imporre il suo ritmo nel mondiale ed alla 24 Ore di Le Mans. Con l’innalzarsi delle prestazioni la Federazione Internazionale da uno stop alle grosse vetture di cinque litri: dal 1972 saranno solo i piccoli prototipi di tre litri a potere correre nelle gare mondiali ed a Le Mans.

Le uniche gare dove sono ammessi i grossi motori sono quelle americane della Can Am, gare senza limiti di cilindrata. A Stoccarda interessa molto il mercato amaricano , sarà proprio la concessionaria Audi-Porsche a favorire lo sbarco in America delle vetture tedesche e la 917, in versione spider, debutta nella serie americana nel 1972.

Inizialmente Jo Siffert corre con la 917 aspirata, ma subito capisce che mancano almeno 200 cv per raggiungere le potenze dei V8 americani di oltre sette litri che equipaggiano le McLaren. All’inizio del 1970, si sperimenta un nuovo motore a 16 cilindri costituito da due unità della 908, tre litri, unite assieme e montate sulla 917 Spider. La cilindrata è maggiorata a 7,2  litri, la potenza sale a 850 cv, ma l’unità è difficile da mettere a punto e comunque l’incremento di potenza non è giudicato sufficiente per essere veramente competitivi. In Germania si sperimenta una strada alternativa: la sovralimentazione con il turbocompressore comandato dai gas di scarico. Il 12 cilindri boxer di 4,5 litri viene equipaggiato con due turbine, una per bancata ed il risultato è molto incoraggiante tanto che viene abbandonata la versione a 16 cilindri aspirata.

Nasce la nuova 917/10, basata sul telaio della 917 spider, il 12 cilindri boxer di 5 litri raffreddato ad aria, sovralimentato con il turbocompressore che permette di sviluppare una potenza di 850cv in assetto da gara, e ben 1.200cv in assetto da qualifica, ottenuti con l’aumento della pressione di sovralimentazione. In America nel 1972 viene incaricato il Team Penske per la gestione in pista della belva di Stoccarda. Mark Donohue è il pilota caposquadra, con Gorge Follmer come compagno di squadra. Durante un test all’inizio stagione la 917/10 di Donohue perde il cofano posteriore in piena velocità, lo schianto è tremendo, Donohue se la cava con una brutta frattura ad una gamba e devono lasciare la sua vettura a Gorge Follmer che conquista il campionato Can Am 1972 vincendo cinque delle nove gare in calendario, e lanciando la Porsche come leader della serie, in seguito arriverà la potentissima 917/30 che domina le scene oltre oceano e nella Interserie Europea.

Immagini © Massimo Campi

 

 

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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