Personaggi

Published on Marzo 18th, 2022 | by Massimo Campi

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Il tragico volo di Carlos Pace

Di Carlo Baffi

Sono trascorsi molti anni dalla notte di venerdì 18 marzo 1977, quando il pilota della Brabham Josè Carlos Pace perdeva la vita in un incidente aereo. Circa le cause della disgrazia, non sono mai emersi elementi che chiarissero cosa fosse realmente accaduto. Pare infatti che il velivolo, un monomotore Cessna siglato PT-EHR, sarebbe esploso in volo. E ciò spiegherebbe la difficoltà nell’identificazione del driver brasiliano avvenuta attraverso la verifica delle impronte digitale, presso l’istituto di medicina legale di San Paolo a parecchie ore dalla sciagura. I resti bruciati del velivolo vennero ritrovati vicino all’autostrada che unisce San Paolo a Belo Horizonte. A bordo dell’aereo da turismo, oltre al pilota, vi erano Marivaldo Fernandes, vecchia gloria dell’automobilismo brasiliano e Carlos Alberto de Olivera, istruttore di volo. Pace aveva infatti acquistato il Cessna nei giorni precedenti il tragico G.P. del Sud Africa del 5 marzo funestato dal terribile schianto in cui persero la vita il gallese Tom Pryce ed un giovane commissario di percorso.

A spiegare il volo notturno, sarebbe stata la necessità da parte del pilota di accumulare ore di volo al fine di conseguire il brevetto. Nato a San Paolo il 6 ottobre del ’44, Pace debuttò sui kart nel ‘69 per poi passare alla F. Volkswagen. Convinto da Wilson Fittipaldi (fratello di Emerson) ad emigrare in Inghilterra, il paulista ottenne i primi successi in F.3 a cui seguì una vittoria in F.2 nel trofeo Shell ad Imola: la monoposto era una March 712 della scuderia di Frank Williams. E sempre a bordo di una monoposto di Sir Frank, la March, Pace esordì in F.1 nel G.P. del Sud Africa: era il 4 marzo del 1972: quarant’anni fa. L’anno seguente corse con la Surtees e dopo una prima parte di stagione disastrosa si rifece conquistando il suo primo podio, grazie al terzo posto in Austria. Sempre in quell’anno giunse secondo alla “24 Ore di Le Mans” al volante della Ferrari 312PB in coppia con Merzario. Nel ’74, abbandonata la Surtees a metà stagione, Pace salì sulla Brabham e la sua carriera svoltò. Con la monoposto del team di Bernie Ecclestone s’impose proprio nel Gran Premio di casa ad Interlagos: era il 26 gennaio del 1975.

Sempre in quel campionato sarebbero seguiti il terzo posto a Monaco ed il secondo a Silverstone. Quella fu la sua miglior annata in Formula Uno, chiusa in sesta posizione nella classifica piloti. Sposato con Elda Regina e padre di due figli, Pace si presentava spesso in pista con la famiglia. Malgrado la sua prematura scomparsa, Pace rimase molto popolare in Brasile ed in suo ricordo, nel 1985, gli venne intitolato l’autodromo di Interlagos sede storica del Gran Premio brasiliano, situato nei pressi di San Paolo.

Immagine © Raul Zacchè/Actualfoto

 

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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