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Published on Aprile 17th, 2017 | by Massimo Campi

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Silverstone 6 Ore WEC: vittoria Toyota

La Toyota vince la prima gara WEC della stagione

Il primo round stagionale del WEC, la 6 Ore di Silverstone, va alla Toyota ed a tagliare per prima il traguardo  è stata la TS050 Hybrid n.8, affidata a Sébastien Buemi, Anthony Davidson e Kazuki Nakajima. Seconda e terza posizione, rispettivamente, per la Porsche 919 Hybrid n.2, di Timo Bernhard, Brendon Hartley ed Earl Bamber, e per la vettura gemella tedesca, la n.1, nelle mani di André Lotterer, Neel Jani e Nick Tandy.

The start of the race. TOYOTA GAZOO Racing. World Endurance Championship. 6 Hours of Silverstone. 13th to 17th April 2017. Silverstone, UK

La Toyota ha dimostrato una superiorità rispetto alla rivale Porsche con condizioni di pista asciutta, ma con le condizioni del week end inglese, pioggia e pista umida, le due contendenti al titolo hanno avuto prestazioni molto simili. La Toyota si è presentata a Silverstone in versione ad alto carico aerodinamico, forti delle prestazioni già fatte vedere nel prologo di Monza, mentre la 919 Hybrid ha corso in Inghilterra in configurazione Le Mans, a basso carico aerodinamico per immaganizzare ulteriori dati. Le Toyota hanno svettato in prova, ed in gara hanno subito conquistato la testa della gara, lasciandosi alle spalle le due vetture di casa Porsche. Con il passare dei giri sono cambiate le condizioni climatiche e la superiorità della casa nipponica con le due Porsche 919 Hybrid che riuscivano a sopravanzare la TS050 Hybrid n.8, nelle mani di Anthony Davidson. Il britannico di casa Toyota ha chiuso la terza ora al comando, mentre le seconda TS050, nelle mani di Kobayashi rimediava la rottura della barra posteriore, precipitando al quarto posto, doppiato dai primi classificati. La situazione in casa Toyota diventava ben presto critica quando José Maria Lopez, ereditato il volante da Kobayashi, usciva di pista alla Copse con la TS050 Hybrid n.7; l’argentino è stato portato in ospedale per i dovuti controlli del caso, mentre la vettura, recuperata, è rimasta a lungo ai box, per permetterne la riparazione. In regime di Safety Car causato dall’incidente di Josè Maria Lopez, la 919 Hybrid n.2, affidata ad Hartley, ha tentato l’azzardo di un doppio stint alla fine della corsa, guadagnando inizialmente un margine di otto secondi sulla TS050 Hybrid n.8. Ci ha pensato Sebastian Buemi, sfruttando le doti delle sua TS050, a recuperare lo svantaggio, sorpassando Hartley e tagliando il traguardo in prima posizione.

Nella classe LMGTE Pro, vittoria per la Ford GT n.67, di Andy Priaulx, Harry Tincknell e Pipo Derani, davanti alla Ferrari 488 GTE n.51, di Alessandro Pier Guidi e James Calado e alla Porsche 911 RSR n.91 di Frederick Mackowiecki e Richard Lietz. In LMGTE Am, successo per la Ferrari 488 GTE n.61, preparata dalla Clearwater Racing e affidata a Weng Sun Mok, Keita Sawa e Matthew Griffin. Vittoria nella classe LMP2 per l’Oreca 07 Gibson n.38, preparata dalla Jackie Chan DC Racing e affidata a Ho-Pin Tung, Oliver Jarvis e Thomas Laurent, seguito dalla Oreca-Gibson n.13 della Rebellion, nelle mani di Mathias Beche, David Heinemeier Hansson e Nelson Piquet Junior. Sul terzo gradino del podio l’Oreca-Gibson n.28, di François Perrodo, Matthieu Vaxivière ed Emmanuel Collard.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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