Published on Aprile 3rd, 2017 | by Bruno Brida
0GP Cina: aspettando le conferme
Domenica si disputa il GP Cina, secondo appuntamento del calendario 2017 della Formula 1. Il via alle ore 9 italiane.
Il GP Cina 2017 è una gara attesa con una certa apprensione da molti team: dalla Ferrari, che deve ripetere la bella prestazione australiana; dalla Mercedes, che vuole ribadire la sua supremazia, dopo la piccola battuta d’arresto di Melbourne; dalla Red Bull, che deve capire ancora le potenzialità e l’affidabilità del suo motore Renault; dalla Williams, che in Australia sembrava aver smarrito quanto di buono aveva messo in mostra nei test invernali; dalla Sauber, che vuole avere indicazioni sul recupero fisico di Pascal Wehrlein (che ha annunciato di volerci essere in Cina); dalla McLaren, che vorrebbe poter disputare una gara dignitosa (power unit Honda permettendo) per cercare di calmare un sempre più nervoso.
In attesa che venerdì si accendano i motori per le prime due sessioni di prove libere del GP Cina, analizziamo le caratteristiche del circuito di Shanghai secondi le informazioni Pirelli.
Il circuito di Shanghai impone esigenze uniche e piuttosto elevate sui pneumatici: per questi motivi in passato si sono avute gare ricche di sorpassi. In Cina il tempo è imprevedibile, con condizioni meteo spesso variabili nel corso del weekend.
Questo fattore ha un effetto significativo sul comportamento dei pneumatici e sulla strategia in gara: il degrado inferiore delle gomme in questa stagione dovrebbe portare a un minor numero di pit-stop che l’anno scorso hanno variato da due a tre soste nell’arco dei 56 giri di gara.
“Per il GP Cina abbiamo portiamo la selezione intermedia di mescole – dichiara Mario Isola, responsabile car racing Pirelli – ma ci aspettiamo un utilizzo prevalente di giallo soft e rosso supersoft, a seconda ovviamente del tempo imprevedibile, tanto più che ogni pilota ha a disposizione soltanto due set di bianco medium”. In caso di pioggia e condizioni climatiche fredde saranno forniti pneumatici da bagnato con una mescola diversa, realizzata con l’obiettivo di dare ai piloti un maggiore grip.
In passato in Cina si è avuto qualche episodio di graining a causa dei lunghi rettilinei seguiti da curve strette ma quest’anno, con le nuove gomme il fenomeno dovrebbe essre più contenuto.
Il tracciato di Shanghai – sempre sporco e scivoloso durante le prime libere del weekend – ha una suddivisione quasi paritaria di curve e rettilinei. Le curve 1 e 13 sono quelle che richiedono ai pneumatici un maggiore sforzo, con quello anteriore sinistro maggiormente sollecitato. Il rettilineo più lungo della pista può portare al raffreddamento degli pneumatici e alla possibile formazione del già citato graining.