Published on Marzo 16th, 2015 | by redazione
0F1: la Red Bull attacca il suo motorista Renault
Dire che in casa Red Bull sono arrabbiati è dir poco!
I fatti accaduti a Melbourne – il motore sostituito venerdì sulla monoposto di Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat che non riesce a schierarsi in griglia per un problema al cambio riconducibile alle eccessive vibrazioni della power unit francese – hanno mandato su tutte le furie il team principal Chris Horner che attacca a testa bassa Renault F1, suo fornitore di motori.
“Debbono chiarirsi le idee (riferendosi ai tecnici francesi, ndr) e lo debbono fare in fretta. Basta vedere – si sfoga Horner – cosa ha fatto la Ferrari. Con tutto il rispetto nei loro confronti non si sono inventati un nuovo telaio, perché o componenti principali sono quello dell’anno scorso: stessa ala anteriore, stesso alettone posteriore. L’innovazione sta quasi tutta nella power unit e lo dimostra la Sauber che lo adotta. Insomma, la Ferrari ha fatto un buon passo inavanti, mentre la Renault sembra averlo fatto all’indietro, almeno in questa fase”.
Come si difende Renault F1? “Indubbiamente quello australiano è stato un week-end molto frustrante. Sappiamo di aver realizzato importanti progressi quest’inverno – commenta diplomaticamente il direttore generale della società Cyril Abiteboul – ma ci è stato impossibile mostrarli, anzi, abbiamo dato l’impressione di aver perso terreno. Tuttavia, viste le rapidissime evoluzioni del nostro motore nelle ultime settimane dell’interstagione, la situazione potrebbe ribaltarsi con poche modifiche che ci consentirebbero di trarre pienamente vantaggio dagli sviluppi dell’inverno. Dobbiamo quindi reagire, senza cadere negli eccessi, ma dando prova dello stesso know-how che ha sempre guidato la nostra azione durante tutti gli anni trascorsi a sviluppare i nostri motori in F1. La stagione sarà lunga, ma abbiamo tempo e mezzi per reagire e lasciarci rapidamente alle spalle questo pessimo inizio di stagione 2015″.
Da parte sua Rémi Taffin, direttore delle operazioni in pista di Renault F1, dà ai fatti di Melbourne una spiegazione più tecnica: “Fin dall’inizio del week-end abbiamo dovuto affrontare alcuni inconvenienti tecnici, per Red Bull e Toro Rosso. Innanzitutto, l’affidabilità non è al livello previsto, perché Daniel Ricciardo e Max Verstappen hanno avuto problemi con il loro motore termico. Le anomalie non sono però legate tra loro e abbiamo già avviato un piano d’azione per evitare che si ripetano. Tuttavia, il problema principale riguarda la “guidabilità”, l’elasticità del motore, che ha impedito ai piloti di sentirsi perfettamente a loro agio al volante e di poter impegnarsi a fondo in curva. I problemi di mappatura ci hanno penalizzato nei tempi e ci sono costati molti punti importanti questo week-end. È vero che non esistono soluzioni semplici e rapide da applicare durante un week-end, ma non abbiamo nemmeno bisogno di rivedere la progettazione del propulsore. Ci aspetta molto lavoro prima della Malesia, ma siamo tutti estremamente motivati per correggere la situazione”.
Chris Horner ne ha anche per la Fia che “non ha fatto nulla per limitare lo strapotere della Mercedes” e con i nuovi regolamenti “che hanno finito per penalizzare” la sua squadra, tanto da minacciare l’uscita dalla Formula 1.
Tirato in ballo da Horner, Niki Lauda, presidente non esecutivo di Mercedes F1, si limita a ribattere che “quando vincevano a ripetizione negli anni passati, allora andava tutto bene e nessuno poteva lamentarsi. Ora che sono in difficoltà, è tutto sbagliato … Prendano esempio dalla Ferrari, che è ritornata competitiva lavorando seriamente e smettano di minacciare!”.
Qualcuno dell’ambiente avanza anche l’ipotesi che le prestazioni della Red Bull non siano sono colpa del motore ma anche dei progettisti del telaio, che non hanno saputo trovare soluzioni adatte alle nuove regole tecniche.