Storia

Published on Febbraio 13th, 2015 | by redazione

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Cifra da capogiro per la Ferrari vincitrice a Le Mans

La vincitrice della 24 Ore di Le Mans 1967 vale 9,4 milioni di dollari.

Questa è la cifra a cui è stata venduta a gennaio, nel corso di un’asta negli Stati Uniti, l’undicesimo dei dodici esemplari prodotti della Ferrari 275 GTB Competizione.

La Ferrari 275 GTB Competizione era stata costruito appositamente per le corse automobilistiche di eccellenza.

La “Competizione” si differenziava dalla 275 di normale produzione per il telaio e la carrozzeria alleggeriti con ampio uso di leghe leggere e di plexiglass. Furono adottati poi nuovi pistoni, nuove valvole, sei carburatori Weber 40 DCN/2), lubrificazione a carter secco e doppi serbatoi maggiorati. Grazie alle modifiche apportate al 12 cilindri di 3285 cc la potenza salì da 280 ad oltre 300 CV.

275 Competizione

La 275 GTB Competizione vincitrice della categoria GT alla 24 Ore di Le Mans 1967 alle verifiche tecniche pre gara (archivio ACO).

La vettura andata all’asta (nella foto), costruita nel 1966 con numero di telaio 09079 , fu venduta al grande appassionato svizzero Georges Filipinetti che la iscrisse per i propri colori alla 24 Ore di Le Mans del 1967.

La 275 GTB Competizione sbaragliò la concorrenza nella categoria GT, imponendosi con l’equipaggio tutto svizzero svizzero formato da Dieter Spörry e “Rico” Steinemann, undicesimo assoluto.

Per la cronaca, quell’edizione della 24 Ore francese fu vinta dalla Ford GT40 Mk4 di Dan Gurney – “A.J.” Foyt che precedette sul traguardo le due Ferrari 330 P4 di Ludovico Scarfiotti – Mike Parkes e di Willy Mairesse – Jean Blaton.

Due anni dopo arrivò un altro successo di grande prestigio: la 1000 km di Spa-Francorchamps valida per il campionato mondiale marche. Anche in questo caso tutto svizzero l’equipaggio: Jacques Rey, Edgar Berney e Claude Haldi che però fece solo da pilota di riserva. I due quell’anno vinsero anche la 500 km di Imola, precedendo una coppia di Porsche al termine di un grande duello.

Dopo avere terminato la carriera agonistica, la vettura cambiò più volte proprietario e a fine anni Ottanta venne restaurata. Il lavoro fu eseguito seguendo le specifiche di costruzione originali, al punto da ottenere la certificazione dal Dipartimento Classiche della Casa di Maranello.

Come vettura da collezione vanta un premio conquistato al prestigioso Concours d’Elegance di Pebble Beach, in California.

Scheda tecnica

Motore

Alesaggio e corsa

77 x 58,8 mm

Cilindrata unitaria

273,81 cm3

Cilindrata totale

3285,72 cm3

Rapporto di compressione

9,5 : 1

Potenza massima

221 kW (300 CV) a 7600 giri/min

Potenza specifica

91 CV/l

Distribuzione

monoalbero, 2 valvole per cilindro

Alimentazione

6 carburatori Weber 40 DCN/2

Accensione

mono, 2 spinterogeni

Lubrificazione

carter secco

Frizione

monodisco

Autotelaio

Carrozzeria

berlinetta, 2 posti

Telaio

tubolare in acciaio

Sospensioni anteriori

indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice

Sospensioni posteriori

indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice

Freni

a disco

Cambio

5 rapporti + RM

Sterzo

vite e rullo conico

Serbatoio carburante

capacità 140 l

Pneumatici anteriori

5.50 o 6.00 x 15

Pneumatici posteriori

6.50 o 7.00 x 15

Dimensioni e pesi

Lunghezza

4300 mm

Larghezza

1700 mm

Altezza

1160 mm

Passo

2400 mm

Carreggiata anteriore

1377 mm

Carreggiata posteriore

1426 mm

Peso

980 kg a vuoto

Velocità max.

282 km/h

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