Formula 1

Published on Settembre 19th, 2014 | by redazione

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F1: la Fia ci ripensa e riduce il numero dei team radio proibiti

“Contrordine, compagni … ci siamo sbagliati!”: è il grido che ieri è idealmente echeggiato nel lussuoso paddock di Singapore al termine della riunione fiume tra i rappresentanti dei team di Formula 1 e Charlie Whiting, ineffabile direttore di gara Fia, delegato alla sicurezza, starter permanente, capo del dipartimento tecnico dei Gran Premi, sempre della Fia.

Martedì il nostro Charlie aveva fatto diramare un documento, redatto su tanto di carta ufficiale della Federazione internazionale, in cui elencava tutti i tipi di messaggi-radio (ed erano davvero tanti) tra pilota e box vietati e quelli consentiti, a partire proprio dal GP di Singapore. Lo scopo? Rimettere il pilota al centro dell’azione, farlo ritornare artefice della propria gara, libero (o quasi) dai condizionamenti e dai consigli del proprio ingegnere. Ed anche un lodevole tentativo di far recuperare un po’ di spettacolarità e d’incertezza di risultato ai Gran Premi.

Ma … troppo bello per essere vero! Dopo appena 48 ore dal suo roboante proclama, la Fia si è accorta – ma solo dopo le sollecitazioni del team principal – di essere stata un po’ troppo frettolosa nella sua decisione, che richiede una profonda ristrutturazione nell’organizzazione dei box e nella gestione delle monoposto in pista. Una decisione improponibile nella parte conclusiva e decisiva di una stagione ad alta tensione emotiva, almeno per quanto riguarda Mercedes F1 (il duello rusticano tra Hamilton e Rosberg) e Red Bull, che si trova a gestire l’”esplosione” agonistica di Daniel Ricciardo e l’”implosione” del quattro volte iridato Sebastian Vettel.

Allora che fare per non perdere la faccia? Dare una bella sforbiciata al lungo elenco dei messaggi vietati e rimandare, come buon senso avrebbe voluto fin dall’inizio, la piena attuazione del provvedimento al campionato 2015.

Questo l’elenco “purgato” delle informazioni che i team non potranno più dare ai loro piloti:

  • avvertimenti sul superamento dei limiti della pista;
  • parametri di regolazione specifici per le varie curve;
  • comparazione di tempi, assoluti oppure per singoli settori, con un avversario;
  • velocità di percorrenza delle varie curve in confronto con quelle di un altro avversario;
  • marcia da utilizzare raffrontata a quella di un avversario;
  • utilizzo del cambio in generale;
  • punti di frenata;
  • ripartizione della frenata comparata con quella di un altro pilota e utilizzo dei freni in generale;
  • comportamento della vettura in frenata;
  • utilizzo dell’acceleratore sia in generale sia comparato con quello di un altro pilota;
  • utilizzo del DRS raffrontato con quello di un altro pilota;
  • consigli di guida in generale.

Un po’ poco rispetto al proclama iniziale, ma meglio di niente.

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