GP di Russia: Vladimir Putin teme i cani randagi
Ieri, 8 marzo, nel dare il via ufficiale ai Giochi Paraolimpici organizzati a Sochi, il Presidente della Repubblica federale Russa Vladimir Putin (nella foto), sotto attacco internazionale per l’occupazione militare di fatto della Crimea che segue il duro contenzioso con Ucraina, ha cercato di smorzare i toni di contrasto con l’Unione europea parlando di automobilismo.
Dopo aver ricordato che il Villaggio olimpico è stato pensato per essere utilizzato in futuro per grandi eventi come la Formula 1, Putin ha riconosciuto che c’è ancora molto lavoro da fare prima del primo Gran Premio di Russia, in programma il 12 ottobre prossimo. «Ci sono ancora alcune difficoltà da superare, ma noi siamo abituati a vincere».
Il Presidente russo non è entrato in merito alla natura dei problemi ma fonti dal Mar Nero parlano di strutture importanti ancora incompiute e di un gran numero di cani randagi che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza dei piloti.
«Abbiamo lavorato duro – ha concluso Putin – per portare la Formula 1 a Sochi e farla rimanere a lungo. Sono soddisfatto perché tutto si sta muovendo in quella direzione».
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