Personaggi

Published on Dicembre 29th, 2013 | by redazione

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29 dicembre, 1800: miseria e nobiltà di Charles Goodyear

Charles Goodyear (1800 - 1860).

Charles Goodyear (1800 – 1860).

Il 29 dicembre del 1800 nasceva a New Haven (Connecticut, Usa) Charles Goodyear, futuro scopritore del procedimento di vulcanizzazione della gomma.

Per capire l’importanza della sua  intuizione – senza la quale oggi non potremmo usufruire di tanti beni di consumo e, nel caso specifico, non potremmo viaggiare e gareggiare con auto e moto – può essere utile ricordare qual era lo “stato dell’arte” della gomma all’inizio dell’Ottocento.

La gomma era nota in Occidente già da un secolo con il nome di caucciù ed era estratta dalla corteccia di alcune piante del genere Hevea presenti nella foresta brasiliana. Si trattava di un materiale elastico che poteva essere sciolto in un solvente e, in soluzione, poteva essere steso su un tessuto rendendolo impermeabile. Il problema era il prodotto così trattato avevamo una vita molto limitata perché diventavano appiccicosi al caldo e fragili a freddo.

E qui entrò il gioco Charles Goodyear, figlio di un piccolo negoziante, commerciante dalle mille attività, tutte miseramente fallite (trascorse buona parte della vita dentro e fuori la prigione, a causa dei debiti accumulati), con una ossessione: rendere più duratura la vita dei prodotti di gomma.

Arriviamo così all’inverno del  1839. Goodyear viveva a Woburn, come sempre in miseria. Nel corso dell’ennesimo esperimento, il nostro lasciò una miscela di gomma e zolfo su una stufa; la miscela prese quasi fuoco e fu gettata nella neve fuori dalla finestra. Quando fu raffreddata si rivelò un materiale del tutto diverso: era ancora una gomma elastica, impermeabile all’acqua, ma era resistente al calore, facilmente lavorabile e trasformabile in oggetti utili. Era nata la “gomma vulcanizzata”.

Dopo un altro inverno di miseria, malattie, lutti familiari (dei dodici figli sei morirono nell’infanzia), nel tentativo di trovare finanziatori Goodyear mandò vari campioni del suo prodotto in Europa e uno di questi finì all’attenzione di Thomas Hancock, pioniere inglese della gomma-caucciù, che notò la presenza di tracce di zolfo nella gomma vulcanizzata e immediatamente brevettò, nel 1843, l’effetto vulcanizzante dello zolfo, portando via a Goodyear i meriti commerciali della sua scoperta.Goodyear_Collector_Series-4

Quando morì nel 1860 a New York, Goodyear lasciò 200mila dollari di debiti alla famiglia. Nel testamento scrisse che «la vita non si può valutare soltanto sulla base dei soldi; non mi rammarico di avere seminato e che altri abbiano raccolto i frutti del mio lavoro. Un uomo deve rammaricarsi soltanto se ha seminato e nessuno raccoglie».

L’unico riconoscimento (postumo) il nostro lo ebbe da Frank Seiberling che lo volle ricordare nella ragione sociale della sua nuova azienda aperta nel 1898 ad Akron (Ohio) per la produzione di oggetti in gomma vulcanizzata, in particolare pneumatici per la nascente industria automobilistica: la Goodyear Tire and Rubber Company.

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