Published on Giugno 10th, 2013 | by Massimo Campi
0Nasce il registro ACI Storico
L’Automobile Club d’Italia lancia una nuova strategia per la tutela e la salvaguardia delle auto d’epoca con la creazione dell’Archivio Aci Storico. “La passione per l’automobile è un elemento che ci contraddistingue nel mondo ed è il fil rouge della storia economica, industriale e sociale del nostro Paese nel ventesimo secolo. Questa passione oggi è attanagliata dalla crisi economica, dalla cupidigia dell’Erario, dall’eccesso di burocrazia e dalla mancanza di attenzione da parte delle istituzioni nazionali e locali. Ecco perchè l’Automobile Club d’Italia rinnova il suo impegno a tutela dell’amore e della cultura degli italiani per le quattro ruote, intraprendendo un nuovo percorso a salvaguardia dell’automobilismo d’epoca sotto il marchio di ACI STORICO”: così il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani ha spiegato la strategia del nuovo corso dell’Automobile Club che ha portato alla creazione dell’Archivio Storico. Il tutto è stato presentato con una festa all’Autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga e vuole essere un sistema di tutela giuridica dei collezionisti di veicoli d’epoca. “ACI STORICO” sarà anche un club che accomunerà gli automobilisti più appassionati di questo settore, offrendo loro una serie di vantaggi (soprattutto in campo assicurativo) e nuove occasioni di divertimento. Una delle cose più belle è comunque la creazione di una maxi biblioteca online con tutto il patrimonio – oggi gelosamente custodito negli archivi della sede nazionale di ACI e negli Automobile Club provinciali – di documenti, libri, giornali, riviste, pubblicità e testimonianze storiche del mondo dello sport e della mobilità.
In sostanza, “ACI sarà il primo interlocutore anche dei possessori di auto d’epoca – spiega Sticchi Damiani – perché ha la storia, la tradizione, il know how e le strutture per porsi come interfaccia dei collezionisti per l’assistenza normativa e meccanica, il rilascio di certificati e documenti, la fruizione delle facilitazioni tributarie e assicurative, l’organizzazione di raduni, mostre ed incontri. L’Automobile Club d’Italia è l’unico soggetto pubblico capace di fornire al Paese risposte repentine e qualificate in tema di mobilità, sia storica che di tutti i giorni”.
in Italia ci sono 4,1 milioni di auto con più di venti anni di età, quindi di interesse storico, di cui oltre l’80% vale meno di 10.000 euro. Un patrimonio importante perché qui si punta a tutelare non le auto semplicemente “vecchie” ma quelle di reale portata storica. Un settore che ha bisogno di pura passione per vivere. “Fin dagli albori delle corse la gente si accalcava ai bordi delle strade per vedere sfrecciare i modelli più affascinanti, potenti e performanti – conclude il presidente dell’ACI – prima per curiosità, poi per passione. Oggi dobbiamo alimentare con continuità il fuoco di quella passione”.