La scuderia inglese ottiene la prima vittoria sulla strade del Principato con la Lotus 18 grazie a Stirling Moss
Il 29 maggio del 1960 si apre la stagione europea della massima formula sul tortuoso toboga monegasco. Stirling Moss, con la Lotus 18 della scuderia Walker ottiene la pole position ed al via prende subito il comando delle operazioni. Il tracciato è bagnato e le vetture inglesi, Lotus e Cooper dominano la gara. Una gara tirata, dove tutti i 16 partenti riescono a viaggiare sotto il record del giro rispetto alla edizione 1959.
La scuderia fondata da Colin Chapman cercava da tempo una vittoria nella massima formula. Motore posteriore, massima leggerezza, calcolo delle strutture al limite, era questo il credo di Chapman. Il debutto in Formula 1 del team che finora aveva corso in serie minori, avviene con il GP di Monaco del 1958 con Graham Hill e Cliff Allison. Nel 1960 la scuderia di Rob Walker, che ha sotto contratto Stirling Moss, decide di passare dai telai Cooper ai Lotus. In Argentina, nella gara di inizio anno, è Bruce McLaren con la Cooper a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi, seguito dalla Ferrari di Cliff Allison.
Stirling Moss vince la gara, davanti alla Cooper di Bruce McLaren ed alla Ferrari di Phil Hill. Sarà anche la prima vittoria per una creatura di Colin Chapman, l’inizio una lunga serie di successi che continueranno, tra alti e bassi, per oltre un ventennio.
La Lotus 18 è la prima monoposto di Formula 1 a motore posteriore realizzata dalla squadra inglese che aveva già costruito la 12 e la 16 a motore anteriore. Il telaio della Lotus 18 viene anche impiegato in Formula 2 e in Formula Junior. Per la Lotus è un successo, anche commerciale, con ben 27 esemplari in versione F.1 e F.2 e 110 per la Formula Junior.
La vettura che vince a Montecarlo, gestita dalla Scuderia di Rob Walker, è spinta dal quattro cilindri Coventry Climax FPF da 2.497 cc che produceva 239 cv a 6.750 giri/min. nella stagione successiva, con l’introduzione dei motori da 1,5 litri, viene montato il Climax FPF Mk.II, mentre per la F.Junior viene utilizzato un Cosworth Mk.III da 998 cc o un Downton BMC Serie “A” con cilindrata di 948 cc. La versione Formula Junior utilizzava anche tubi di telaio di scartamento ridotto e freni a tamburo Alfin su tutti e quattro gli angoli.
Uno dei vantaggi della vettura inglese è il peso di soli 440 kg grazie alla sua leggera struttura telaistica realizzata in tubi di acciaio. il pilota è posizionato in posizione semi reclinata per favorire la penetrazione aerodinamica.
La Lotus 18 aveva una grande maneggevolezza grazie anche al sistema di sospensioni che riduceva il trasferimento di peso e il rollio della vettura in curva.
La vettura conquista la prima vittoria della Lotus in F1, con Innes Ireland nel Glover Trophy , gara non valida per il campionato, l’8 aprile 1960 e sei settimane dopo, il 29 maggio è nuovamente prima con Stirling Moss a Montecarlo che conquista anche GP degli Stati Uniti durante la stagione aiutando la Lotus a finire al secondo posto nel campionato costruttori 1960.
Immagini ©Massimo Campi