Immagini ©Massimo Campi
Centocinquanta vetture, 135 anni di storia dell’automobile, tutto questo lo potete trovare al Nationales Auto Museum – The Loh Collection, nella Germania Centrale. Il Museo è stato aperto nel luglio 2023 nella città di Dietzhölztal-Ewersbach, a circa 150 km da Francoforte e Colonia e si trova in un’ex fonderia ristrutturata e modernizzata nell’ambito di un progetto architettonico che unisce edifici antichi, che hanno conservato molti elementi storici, con edifici moderni.
Il Nationales Auto Museum nasce grazie a Friedhelm Loh, un Imprenditore di successo, che ha trasformato il gruppo industriale di famiglia in una holding con 90 filiali in tutto il mondo con oltre 12.500 addetti. Tra le passioni di Loh ci sono le automobili e nei vari anni l’imprenditore tedesco ha realizzato una eclettica collezione di vetture, partendo da alcuni esemplari di fine ‘800 per attivare alle più recenti supercar, mischiate con modelli, da turismo e da corsa.
Il Museo nasce all’interno della ferriera di Neuhutte nella frazione di Ewersbach che vanta una tradizione secolare. Dal 1908 in poi, il sito si è sviluppato in un impianto di produzione per grandi impianti di caldaie. Friedhelm Loh, ha acquisito il sito industriale nel 2015 e ha trasformato il grande capannone industriale in un museo dell’automobile, preservandone il più possibile la sostanza storica e il carattere industriale. Di fronte alla sala storica è stato costruito un nuovo atrio, mentre le mostre speciali sono ospitate al piano superiore.
Nei locali del Museo sono ospitate mostre tematiche, come quella riservata alle Ferrari, con modelli di pregio, dalle 250GT, tra cui alcuni modelli particolari come la 250GT Speciale Coupè di Pininfarina la 250MM. Nella mostra delle Rosse di Maranello, oltre a supercar come la GT40, la Enzo, F50, La Ferrari, i pezzi di prestigio sono quelli da competizione. Michael Schumacher, l’indimenticato campione tedesco, è celebrato con una sua monoposto di Formula 1 e un suo casco, ma le vittorie nella massima categoria riguardano anche la F2007 di Kimi Raikkonen che è esposta sopra l’entrata del museo maxi teca vetrata. Ferrari conservate e Ferrari restaurate, una bella differenza a ben guardarle, ma entrambe con un grandissimo fascino. Le più belle: certamente la Ferrari 412P e la Ferrari Dino 206S Spider, con il loro design unico, pulito, dove l’aerodinamica creava linee sinuosamente affascinanti. La Ferrari 412P è quella che corse a Le Mans nel 1966 e nel 1967 e arrivò terza a Daytona nel famoso arrivo in parata ideato dal Direttore Sportivo Franco Lini.
Alcune vere rarità si trovano all’interno della mostra come la Ferrari 312B2 del 1971 e la B3 del 1974, che perse il mondiale con Clay Regazzoni. Il 13 ottobre 1968 Tino Brambilla porta alla vittoria la Ferrari Dino Formula 2 con il V6 ideato dal figlio del Drake e quella vettura che vinse ad Hockenheim rimane l’ultima monoposto progettata a Maranello per una formula minore. Infine la Ferrari 212 Inter, la prima vettura di Maranello che ha corso in America, con Alberto Ascari e Gigi Villoresi, nella Carrera Panamericana del 1951.
Il cinema “Capitol” in stile Art Déco, che ha circa cinquanta posti a sedere, è integrato nello storico edificio industriale.
La Collezione Loh esposta al Nationales Auto Museum raduna vetture di circa cinquanta produttori nella mostra permanente, con molti modelli rari o addirittura unici. L’auto più vecchia è una Benz Victoria del 1895, nelle sue condizioni originali, e di cui il museo è solo il terzo proprietario. Anche nelle sue condizioni originali c’è un camion dei pompieri Lohner del 1906, basato su uno sviluppo di Ferdinand Porsche che aveva previsto un mezzo completamente elettrico in seguito convertito in un modello ibrido. La Bucciali TAV 12 del 1931 è una delle sole 6 auto costruite da questo produttore francese, ed è dotata di una carrozzeria spettacolare, molto lunga e molto bassa. La Bucciali è una trazione anteriore, dotata di un motore V12 della Voisin. Un’altra auto francese, la Talbot-Lago T26 Grand Sport Coupé risale al 1948, solo 2 unità costruite con questa carrozzeria a tetto basso della Saoutchik. Una controparte moderna di queste auto classiche, la Maybach Exelero del 2005 è un concept unico sviluppato per il marchio di pneumatici Fulda. Dotata di un motore V12 biturbo da 5,9 litri, questa vettura ha superato i 350 km/h sul circuito di Nardò, un risultato davvero impressionante per un’auto che pesa 2,7 tonnellate!
La Collezione Loh comprende anche auto sportive con un buon pedigree nelle corse, come questa Ferrari 250 S Vignale, vincitrice della Mille Miglia del 1952, che stabilì anche il record sul giro alla 24 Ore di Le Mans nello stesso anno, la Mercedes 300 SL del 1955, la prima “Gullwing” con carrozzeria in alluminio,
Tra i modelli più notevoli esposti ci sono anche una Mercedes-Benz 710 SSK dei primi anni ’30, la Bugatti Type 57 Atalante del 1935 e la Talbot-Lago Type 26 Grand Sport Coupé Saoutchik del 1948. Non solo supercar, ma anche Citroen DS, Porsche 911 Carrera 2,7 e una Citroën 2CV Sahara 4×4.
Diverse le vetture da competizioni con alcuni prototipi da endurance e diverse vetture che hanno corso nel DTM. Tra queste l’Audi R8 del 2004, l’unica barchetta della casa degli anelli ad aver vinto la 24 Ore di Le Mans e che non fa parte della collezione Audi. Gestita dal team nipponico Goh, trionfò nella maratona della Sarthe con Dindo Capello, Seiji Ara e Tom Kristensen, battendo le altre Audi del Team Veloqx e Champion.