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domenica 23 Marzo 2025

Ecclestone: Venduta la collezione di Formula Uno

 

Di Carlo Baffi

Le prestigiose monoposto dell’ex patron del Circus, sono ora di proprietà di Mark Mateschitz, figlio del co-fondatore della Red Bull, scomparso nel 2022.

Dopo aver ceduto il controllo della Formula Uno a Liberty Media, nel settembre del 2016, ora Bernie Ecclestone si separa anche dalle sue splendide vetture, molte delle quali hanno scritto la storia della categoria regina. Parliamo di esemplari acquistati nell’arco di una vita trascorsa in pista e nelle stanze dei bottoni a governare e far crescere il suo impero nel motorsport. Erano i primi giorni dello scorso dicembre, quando iniziò a circolare la notizia che il 94enne manager inglese stava mettendo all’asta la car collection conservata in un hangar presso l’aeroporto di Biggin Hill, nel sud dell’Inghilterra: un sito non aperto al pubblico. “Mister E” disse che era ora di pensare a cosa ne sarebbe stato di quei gioielli della tecnica una volta che non ci sarebbe stato più, consapevole che i suoi eredi, moglie e figliolanza, non avrebbero avuto intenzione di occuparsene. Un parco macchine composto da 69 bolidi. Tante le Ferrari, dalla 375 F1 di Alberto Ascari a quelle con cui Niki Lauda e Michael Schumacher vinsero rispettivamente i titoli nel 1975 e nel 2002. Presenti altre marche illustri, ad esempio la Vanwall, per la precisione la VW10 guidata da Stirling Moss; ossia la prima auto di una scuderia d’oltre Manica ad imporsi in un Gran Premio di F.1. Ovviamente ci sono anche le Brabham, la scuderia di cui Ecclestone è stato proprietario dal ’71 all’88 con due mondiali piloti vinti da Piquet. E qui non poteva mancare il modello BT46B, dotato della rivoluzionaria ventola ideata da Gordon Murray che generava un efficace effetto suolo al pari delle minigonne introdotte dal geniale Colin Chapman, creatore della Lotus. La Brabham in questione fu in grado di rompere l’egemonia delle monoposto nere ed oro, dominando con Lauda il G.P. di Svezia 1978. Peccato che quella singolare trovata venne poi bandita per motivi di sicurezza. Il valore di tutto questo patrimonio? Le indiscrezioni parlano di 600 milioni di Euro, anche se non si conosce la cifra esatta sborsata da Mark Mateschitz. Si sa però che tra i progetti del nuovo acquirente ci sia quello di trasferire l’intera gamma in una location aperta al pubblico. Un po’ come ha fatto il padre Dietrich (da cui ha ereditato il 49% della Red Bull), grande collezionista di aeroplani esposti nell’avveniristico Hangar 7 nell’aeroporto di Salisburgo.

 

 

 

 

 

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