George Francis “Johnny” Servoz-Gavin, è nato il 18 gennaio 1942 a Grenoble. È stata una delle figure più promettenti della pattuglia francese anni ’60. Ex istruttore di sci, dopo un corso di pilotaggio a Magny Cours gareggia nei rally e nelle gare in salita. Con le monoposto debutta con una Brabham in F.3, poi entra nella squadra Matra e vince il titolo francese 1966. Nel 1967 corre in F.2 e debutta anche nel G.P. di Monaco di F.1 ritirandosi al primo giro. In F.2 ottiene qualche buon risultato, ma la Matra lo impiega nella gare di F.2 e con le vetture sport. Il principale problema è il suo stile di vita, indisciplinato e trasgressivo: il francesino è un formidabile viveur: ama fumare, bere, mangiare e godersi la vita. Johnny è uno spirito libero dai capelli lunghi che interpreta perfettamente il movimento sessantottino di quel periodo e non tutti nell’ambiente delle corse, che sta evolvendo verso la professionalità, sono disposti ad appoggiarlo.
L’occasione del debutto in Formula 1 arriva a Montecarlo 1968, complice un infortunio a Stewart. È velocissimo in prova, parte in prima fina va in testa con la sua Matra ma dopo tre giri è già fuori dalla corsa. Tutto il circus si interessa a Sevoz-Gavin, arriva secondo a Monza e sarà il suo unico podio nella massima formula. Con la Matra F.2 conquista il titolo Europeo 1969 vincendo tre gare, corre quattro gare in F.1 ottenendo un sesto posto in Canada e facendo registrare i primi e unici punti per una vettura a quattro ruote motrici con la Matra MS 84.
Ken Tyrrell lo vuole in squadra ed entra nell’abitacolo della seconda March della squadra, sponsorizzata sempre dalla Elf, ma improvvisamente il suo destino cambia durante una scampagnata quando un ramo lo colpisce in un occhio. Johnny sottovaluta inizialmente il danno, ma la situazione precipita fino a quando il pilota è costretto a rimanere in una stanza buia di un ospedale per ben cinque settimane. Il recupero della vista funziona poco la visione periferica dell’occhio destro è definitivamente compromessa e Servoz-Gavin non riesce a qualificare la vettura a Montecarlo mentre Stewart vola in pole position.
Per Johnny è giunta la fine della sua carriera, su uno yacht attraccato nel molo del principato, con un bicchiere di cognac in mano, annuncia ai suoi amici: “Oggi mi avete visto in una macchina da corsa per l’ultima volta“.
Servoz-Gavin ricominciò la sua nuova vita scoprendo la passione per il mare. Nei primi anni ottanta, lo scoppio di una bombola a gas a bordo della sua barca lo mise in pericolo di vita per settimane. Il suo volto da spaccone che faceva impazzire le donne era ormai sfigurato dalle ustioni, ma si riprese, tanto da tornare a navigare in mare, quel mare che ormai era tutta la sua vita. Sopravvisse a tre arresti cardiaci per poi cedere, a 64 anni, il 29 maggio 2006, ad una embolia polmonare.