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venerdì 16 Maggio 2025

Bertrand Gachot, 23 dicembre 1962

 

Il 23 dicembre 1962 in Lussemburgo nasceva Bertrand Jean-Louis Gachot. Il padre è francese, la madre tedesca, Gachot ha la cittadinanza francese ma corre con licenza belga. Inizia a gareggiare nl 1984 in Formula Ford e nel 1987, con il Team Spirit gareggia nella F3 Inglese.

Il debutto in Formula 1 arriva nel 1989 con il team Onyx dell’eccentrico miliardario Jean Pierre van Rossem e poi Gachot passa con il team Rial per le ultime gare della stagione. Nel 1990 è il pilota del Team Coloni e nella stagione 1991 è compagno di Andrea De Cesaris nel neonato Team di Eddy Jordan. La Jordan 191 progettata da Gary Anderson si rivela una vettura efficiente, il belga conquista i suoi primi punti iridati in Formula 1 e i primi della Jordan in Canada, e successivamente in Gran Bretagna e in Germania. Tutto sembra andare per il meglio, fino al clamoroso arresto del belga. Nel dicembre 1990, durante una lite con un tassista nel centro di Londra, dovuta ad un tamponamento, per difendersi spruzza uno spray urticante acquistato in Germania sugli occhi del malcapitato avversario, ma, non sapendo che la bomboletta fosse illegale in Inghilterra, in quanto equiparata ad un’arma, viene arrestato e condannato a 11 mesi di carcere pochi giorni prima del Gran Premio del Belgio. Sulla sua vettura sale Michael Schumacher grazie al finanziamento della Mercedes iniziando la carriera in Formula 1.

Dopo avere risolto i guai giudiziari, Gachot ritorna nel mondo delle corse, ma la sua carriera è definitivamente compromessa. Nel 1992 corre con la Larrousse e nel 1994 è ingaggiato dal neonato team Pacific Racing come prima guida al fianco di Paul Belmondo, Abbandona la Formula 1 alla fine del 1995 dopo essere diventato socio della Pacific.

Oltre alle monoposto, Bertrand Gachot ha vinto la 24 Ore di Le Mans 1991 alla guida di una Mazda 787B assieme a Johnny Herbert e Volker Weidler, cogliendo la prima vittoria di un propulsore rotativo Wankel nella maratona francese.

Tra le particolarità del pilota belga ci sono i colori del suo casco: Gachot è stato tra i primi sostenitori dell’identità europea, forse per via del suo miscuglio culturale in famiglia, manifestando questo suo orgoglio nazionalista attraverso il proprio casco. Durante la sua carriera nella massima formula, Gachot, utilizzò sempre un casco che riprendeva i colori della bandiera dell’Unione Europea.

 

Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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