Published on Novembre 13th, 2024 | by Massimo Campi
0Williams Fw16: dalla tragedia di Senna a quasi mondiale 1994 con Damon Hill
Immagini ©Massimo Campi
La stagione 1994 doveva essere quella del nuovo titolo mondiale per Ayrton Senna e per la Williams, la regina indiscussa di quel periodo storico, ed invece le cose sono andate molto diversamente. La storia della Formula 1 anno 1994 sembrava già scritta prima di iniziare, tutti avrebbero scommesso su una sicura vittoria del binomio Ayrton Senna – Williams, dopo due anni di purgatorio con una McLaren poco competitiva ed avere subito il quarto titolo mondiale di Alain Prost.
La squadra di Frank Williams aveva dominato le ultime due stagioni, con Mansell e Prost, grazie al Renault V10 il miglior motore della categoria e la monoposto progettata a Didcot. Ma sin dai test invernali si era capito che qualcosa si era incrinato nella squadra inglese: l’abolizione delle sospensioni attive aveva destabilizzato tecnicamente alcune squadre, in modo particolare la Williams che era riuscita a sviluppare il sistema molto meglio della concorrenza.
La Williams FW16, progettata dal duo Patrick Head ed Adrian Newey, derivava dalla precedente FW15 con le sospensioni attive. La monoposto del 1994 era una monoposto estrema con un abitacolo piccolissimo, tanto che Senna non riusciva a sterzare il volante e si trovava troppo scomodo con evidenti problemi di guida enfatizzati da un assetto troppo rigido per non variare le altezze da terra della monoposto.
Durante i test invernali tutti si aspettavano un progresso della Ferrari o della McLaren, ed invece l’outsider Benetton con il giovane Michel Schumacher si fece subito notare impressionando gli addetti ai lavori ed i media. Ayrton Senna, da ruolo di dominatore pronosticato si ritrovò invece in quello di inseguitore. Ad Interlagos Schumacher con la Benetton, vinse all’esordio mentre il brasiliano, incappò in un mesto ritiro dovuto ad un testacoda mentre si trovava in seconda posizione e lontano dal tedesco. Ad Aida nella gara successiva, un incidente alla partenza mise fine alle ambizioni di Senna, con il futuro Kaiser che andò bissare in scioltezza il successo brasiliano.
Tutti si aspettavano la riscossa sulla pista del Santerno, ma ad Imola la tragedia di Senna ribaltò di colpo le forze in campo. Vinse nuovamente Schumacher e si capì che il futuro numero uno sarebbe stato lui l’uomo da battere. Damon Hill passò istantaneamente da ruolo di scudiero a quello di caposquadra. Nonostante la tragedia di Senna in Williams reagiscono, evolvono tecnicamente la monoposto ed il team di Didcot riesce a risalire la china.
La FW16, nata dalla matita di Adrian Newey era una monoposto con un flusso aerodinamico che tentava di essere il più pulito possibile verso l’ala posteriore per generare deportanza sia con l’ala che con l’estrattore, come spiegherà il tecnico inglese nel suo libro. Dopo i problemi di instabilità riscontrati dal brasiliano nelle prime gare, Newey ritornerà in galleria del vento e nei vari test scopre che i dati acquisiti durante l’inverno non erano del tutto attendibili. L’aerodinamica delle vettura risulta effettivamente molto critica ed a determinate velocità dell’aria si crea un effetto contrario che tende a mandare la monoposto in stallo. Iniziano gli studi, le varie modifiche e durante la settimana del GP di Imola, Adrian Newey, sempre al lavoro nella galleria del vento, riesce a capire come risolvere il problema ed a progettare le necessarie modifiche per rendere nuovamente competitiva la vettura senza le sospensioni attive.
La tragedia di Imola si farà sentire nei programmi della Williams, ma Damon Hill, ereditate le redini della squadra, riescì a concretizzare il potenziale della vettura modificata ingaggiando un duello all’ultimo respiro con Schumacher, che avrà il suo epilogo nel GP conclusivo ad Adelaide.
La Williams FW16B che viene portata in pista durante la stagione, con le modifiche studiate da Newey, sarà una vettura decisamente competitiva. Rispetto alla vettura di inizio stagione la monoposto ha un muso diverso, pance accorciate e deflettori laterali, oltre a modifiche nei vari flussi interni.
Complice alcune squalifiche di Schumacher, Damon Hill risalì la classifica iridata arrivando all’epilogo di Adelaide, il 13 novembre, quando Scumacher ed Hill si giocano il mondiale all’ultima corsa. Il tedesco partì in testa ma Damon Hill riescì a recuperare fino a quando il pilota della Benetton, pressato dall’avversario, sbattè contro le barriere della curva East Terrace mentre Hill, alle spalle tentò di passare tra la Benetton ed il cordolo. Il tedesco con una mossa furba strinse l’avversario ponendo fine alla gara per entrambi. La vettura di Schumacher si sollevò da terra, ricadendo nella via di fuga e finendo contro un muretto. Entrambi si dovettero ritirare anche se Hill riescì a raggiungere i box con la vettura seriamente danneggiata. La vittoria andò a Nigel Mansell, occasionalmente al volante della Williams in sostituzione di David Coulthard, richiamato da patron Frank per aiutare Damon Hill nella rincorsa al titolo mondiale. Con il ritiro di entrambi, Michael Schumacher conquistò la vittoria del Titolo Mondiale piloti per un solo punto sul rivale inglese.
La Williams FW16, nella versione “B” modificata, nella stagione 1994 ha comunque dimostrato di essere stata una vettura all’altezza di quelle precedenti, nonostante il tragico GP di San Marino.