Personaggi

Published on Ottobre 10th, 2024 | by Massimo Campi

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Eugenio Castellotti: 10 ottobre 1930

 

Un pilota veloce ed irruento. Eugenio Castellotti, nato Lodi il 10 ottobre 1930 proveniva da una famiglia di ricchi proprietari terrieri. Era figlio di un ricco avvocato e di Angela giovane cameriera a servizio nella casa della famiglia. Dalla relazione tra i due nasce Eugenio, che inizialmente viene registrato come Clerici, il cognome della madre fino a quando non venne riconosciuto dal padre a 9 anni.

Il padre ha la passione per i motori, ed alla morte del genitore nel 1950, Eugenio eredita una enorme ricchezza e Castellotti inizia a correre in macchina comprando una Ferrari 166 MM. Corre nelle varie gare su strada ed arriva sesto alla Mille Miglia del 1951. Nel 1952 corre anche in monoposto con la Formula 2 ed ottenne le sue prime vittorie, tra cui la Coppa d’Oro di Sicilia e il Gran Premio del Portogallo nell’edizione per vetture sport. Tra i suoi amici c’è Alberto Ascari e dopo essere arrivato secondo alla Mille Miglia segue l’amico alla Lancia per disputare la Carrera Panamericana del 1953 dove arriva terzo dietro a Juan Manuel Fangio e Piero Taruffi, suoi compagni di squadra.

Al pilota lodigiano si aprono le porte per la Formula 1 con la Lancia, e quando la squadra corse viene ceduta alla Ferrari, Castellotti diventa uno dei giovani piloti di Maranello. Enzo Ferrari nota subito le qualità del lodigiano ed Eugenio l’aveva ben presto ripagato vincendo nel 1956 la 12 Ore di Sebring, in coppia con Manuel Fangio e soprattutto la Mille Miglia, una delle gare più importanti della stagione per la giovane factory di Maranello. Ma Castellotti voleva soprattutto la Formula Uno, e Ferrari lo incluse in quella squadra di giovani piloti arrembanti di quella sfortunata stagione. Eugenio Castellotti, Mike Hawthorn, Luigi Musso, Peter Collins, Alfonso “Fon” De Portago, Jean Berha, erano gli uomini che si contendevano i sedili delle rosse, le vetture più ambite, quelle per vincere.

Eugenio è anche protagonista del gossip: la sua relazione con la soubrette Delia Scala è su tutti i giornali. Tutto finisce durante le prove della nuova Ferrari all’Autodromo di Modena il 14 marzo 1957. Castellotti esce rovinosamente di pista mentre stava tentando di abbattere il record sul giro di Berha.

La Ferrari andò a schiantarsi ad oltre 200 all’ora e Castellotti morì sul colpo, ma le cause dell’incidente non furono mai veramente chiarite. Sotto accusa il cedimento dell’albero di trasmissione ma anche le condizioni psicofisiche di Castellotti che era rientrato a tarda notte da Firenze, dopo essere stato fino a tarda sera con  Delia Scala.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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