Affrontiamo il tema del look nelle immagini e le parole di uno dei più esperti creatori di grafiche racing
Puntata n.2 – Immagini e disegni di Paolo D’ALESSIO
L’avere “azzeccato” le grafiche di due vetture campioni del mondo rally, nelle stagioni 1990,1991 e 1992 segna l’inizio di una decennale collaborazione col Martini Racing, che nel 1992 affida a D’Alessio un altro impegnativo incarico: la grafica dell’Alfa Romeo 155 GTA, destinata al Campionato Italiano Turismo. Anche in questo caso l’obiettivo è sempre lo stesso: rendere quanto più possibile filante la sagoma dell’Alfa 155, una berlina un po’ ingombrante e con una personalità non troppo definita.
Trattandosi di un’Alfa Romeo la Martini accetta la presenza del fondo rosso, sul quale si stagliano una serie di strisce Martini ad andamento inclinato, che conferiscono maggiore dinamismo alla fiancata. Il resto lo fa la pista, dove le 155 di Larini e Nannini dominano e, anche in questo caso, la livrea del Martini Racing diventa un must per tutti gli appassionati delle gare turismo. Al termine della stagione la Lancia si ritira dalle competizioni e anche la Martini decide di prendersi una pausa di riflessione. Al contrario del Gruppo Fiat, che vuole sfruttare l’esperienza maturata con la GTA, per sbarcare nel DTM tedesco, la più alta espressione mondiale per vetture da turismo, dove gareggiano Case come Mercedes, Audi, BMW e Opel. Ma con quale livrea?
“Perso lo sponsor Martini bisogna pensare ad una nuova immagine, che ricordi la Casa di Arese e la sua tradizione. Scartata l’idea del quadrifoglio verde o del tricolore bianco-rosso-verde su fondo rosso, la scelta ricade sulla stlizzazione del logo Alfa. Il biscione e la croce bianca campeggiano sia sulla fiancata, che sul musetto, col numero di gara posizionato in mezzo. Il centro stile Alfa approva, il resto, anche in questo caso, lo fa la pista, che incorona Nicola Larini Campione DTM del 1993. La livrea del 155 DTM del 1993 piace ma Giorgio Pianta e Claudio Clerici, rispettivamente Amministratore Delegato e direttore sportivo della Fiat Auto Corse, vogliono renderla ancora più incisiva. Come? Stlizzando ulteriormente il logo Alfa Romeo, che nel 1994 perde alcuni elementi secondari e passa dal bianco all’argento. La livrea piace e viene massicciamente utilizzata dall’Alfa nella comunicazione pubblicitaria. Quello che in grande pubblico ignora è che la proposta grafica elaborata nel 1994 viene realizzata solo in parte. Il progetto originario prevederebbe infatti l’utilizzo di campiture argentee a “specchio” e non l’argento metallizzato che verrà invece adoperato dal team di Arese. Per intenderci un espediente cromatico simile a quella della future McLaren di Formula 1. I vertici del DTM temono che l’argento cromato “a specchio”, riflettendo i raggi del sole, possa confondere o abbagliare gli avversari, diventando un elemento di disturbo e di pericolo. Tutto questo per la cronaca accade nel 1994, una dozzina d’anni prima dell’esordio della rivoluzionaria grafica voluta da Ron Dennis per le McLaren MP4/21 del 2006….. Altra cosa che pochi sanno è che, in caso di vittoria del Campionato 1994, con Giorgio Pianta si era studiata la possibilità di presentare all’ultima gara in calendario una speciale versione dell’Alfa Romeo 155, interamente dipinta d’argento, con i fregi rosso fluo. Una benevole presa in giro nei confronti della Mercedes che, purtroppo, quell’anno fece di tutto per non farsi sconfiggere nuovamente dalle auto italiane……. Archiviata, con qualche rimpianto, la stagione 1994, nel 1995 tornano di scena i colori del Martini Racing. Questa volta, però, la nascita della livrea del 155 DTM è decisamente meno sofferta. Ovviamente la nuova grafica della 155 deve essere diversa da quella del 1992, a partire dal colore di fondo, che torna bianco. Per quel che riguarda le strisce rosso, blu e azzurre del Martini Racing, il loro andamento é lineare e studiato per conferire slancio ad una vettura dotata di vistose appendici aerodinamiche ed enormi passaruota. Sulla versione del 1995 presentano un andamento quasi orizzontale, parallelo al terreno, tra i due assi, mentre sul muso le campiture colorate seguono l’andamento della nervatura che solca il cofano. Nel 1996 questa livrea subirà poche variazioni, verrà ulteriormente semplificata e in alcune gare il Martini Racing affiancherà un paio di 155 “rosse”, alle classiche berlinette a fondo bianco.”