È stato una delle voci più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, parliamo di Ezio Zermiani nato a Bolzano il 3 luglio 1941.
Nel 1965 è tra i fondatori del Festival studentesco di Bolzano, una rassegna culturale ed è in quella occasione che entra in contatto con la RAI iniziando a collaborare nella sede regionale. Nel 1975 diventa giornalista professionista e nel 1978 è nella redazione del GR1 diretto da Sergio Zavoli dove si occupa di cronaca. Il giornalista Tito Stagno lo chiama nella redazione della Domenica Sportiva. Zermiani si occupa principalmente degli avvenimenti motoristici, saltando dal motomondiale ai rally alla Formula 1.
Nel 1982, a seguito della scomparsa di Beppe Viola, diviene inviato fisso della TV pubblica italiana ai Gran Premi di Formula 1 lavorando nel team sportivo assieme a Mario Poltronieri, Gianfranco Palazzoli e Clay Regazzoni.
Zermiani si inventa i collegamenti dai box ed i vari siparietti con Nelson Piquet, Elio De Angelis e con molti addetti ai lavori della Formula 1. È lo stesso Poltronieri, nel 1982, ad attribuirgli il soprannome di Topolino, in riferimento alla sua corporatura minuta e alle vistose cuffie anti-rumore indossate durante il lavoro.
Zermiani continua a ricoprire l’incarico di inviato in pista fino al 1998, nel 2000 passa a dirigere la redazione sportiva Rai di Milano e nel 2004 è stato il promotore della costituzione della redazione motori di Rai Sport; al contempo idea e conduce le rubriche Pit Lane e Numero Uno. Pensionato giornalisticamente nel 2006, continua a lavorare come opinionista per la televisione e la carta stampata. Dal 2007 al 2009 è stato direttore dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.