Published on Marzo 24th, 2024 | by Massimo Campi
0Il debutto della Ferrari 250GTO
Il 24 marzo 1962 debuttava la granturismo di Maranello a Sebring
Gran Turismo Omologata, era questa la sigla estesa della Ferrari 250GTO, nata per partecipare alle competizioni di durata e per le gare in salita. La Ferrari 250GTO è derivata dalla precedente 250SWB e lo staffa di Maranello, inizialmente composto da Carlo Chiti e Giotto Bizzarrini realizza la prima vettura per essere omologata nella categoria Granturismo da poco creata dalla Federazione internazionale.
La nascita ufficiale del termine “Granturismo” in ambito sportivo arriva nel 1961, quando la Federazione Internazionale dell’Automobile definisce la categoria nell’Allegato “J” al Codice Sportivo Internazionale. “Con il termine Gran Turismo, Granturismo o anche con la sigla GT, si indica una automobile con prestazioni elevate, ma adatta anche alle lunghe percorrenze”. Le automobili Gran Turismo sono veicoli costruiti in piccola serie per clienti alla ricerca di migliori prestazioni e/o la massima comodità e che non sono particolarmente preoccupati per l’economicità. Da quel momento la sigla GT viene spesso utilizzata dalle case costruttrici nelle denominazioni ufficiali dei propri modelli e dalla FIA per definire delle specifiche classi nelle competizioni.
Dopo la cacciata degli otto dirigenti a fine 1961, è il giovane ingegnere Mauro Forghieri che si dedica allo sviluppo della vettura. I collaudi svolti da Willy Maiaresse denotano un problema di tenuta di strada alle alte velocità. Forghieri applica uno spoiller al cofano posteriore ed il problema viene risolto.
Sotto al cofano anteriore viene installato il V12 da 3 litri della Testarossa, con una potenza di circa 300 cv. il motore ha la lubrificazione a carter secco per abbassare il baricentro e alimentato da 6 carburatori doppio corpo Weber 78 DCN; il cambio era un manuale ZF a 5 marce montato in blocco col propulsore; la frenata affidata a quattro freni a disco. La carrozzeria in alluminio, è realizzata da Sergio Scaglietti, ed il peso della vettura è di soli 900 Kg. Tra le caratteristiche estetiche si sono le tre prese d’aria supplementari sul cofano anteriore, le feritoie laterali che servivano per l’evacuazione dell’aria calda. La gobba sul cofano ribassato serviva per non interferire con le prese d’aria dei carburatori, infine lo spoiler sulla coda garantiva la stabilità del retrotreno alle alte velocità.
La Ferrari 250GTO debuttava in gara il 24 marzo 1962 alla 12 ore di Sebring, con il telaio 3387GT affidato alla NART che arriva al secondo posto con Phil Hill e Olivier Gendebien. Nella categoria Granturismo la Ferrari 250GTO conquista gare e titoli, tra le vittorie più prestigiose il palmares della vettura conto la 12 ore di Sebring, Targa Florio, Tourist Trophy, 24 ore di Le Mans, 1000 Km del Nurburgring, Coppa Intereuropa, Tour de France.
L’evoluzione della Ferrari 250 GTO sarà la GTO/64 con la carrozzeria ridisegnata da Pininfarina. Alcune vetture montano anche motori di maggiore cubatura con il V12 di 4 litri. La GTO fu prodotta in soli 33 esemplari più tre GTO/64 per un totale di 36; in seguito quattro clienti fecero ricarrozzare le proprie GTO con il corpo vettura della /64.
Tra i modelli più noti la Ferrari 250 GT “Breadvan”, realizzata da Giotto Bizzarrini partendo da una Ferrari 250SWB per la Scuderia Serenissima del Conte Volpi di Misurata, da molti identificata come Ferrari 250GTO
Con la GTO hanno corso e vinto alcuni dei più grandi piloti di quell’epoca: Graham Hill, Parkes, Surtees, ed i fratelli Rodriguez. La 250GTO è stata anche una delle poche granturismo Ferrari che ha corso con piloti ufficiali della casa.
la Ferrari 250GTO diventerà, con il passare del tempo, una delle auto più iconiche di Maranello e la più quotata tra i collezionisti di auto storiche. Il 24 marzo del 1973 usciva The Dark Side of the Moon, l’album capolavoro dei Pink Floyd che ha venduto 50 milioni di copie nel mondo. Ed è proprio con i guadagni di “Dark Side” che il batterista Nick Mason ha acquistato la sua Ferrari 250 GTO del 1962 che è diventato uno dei pezzi più pregiati della sua collezione.
Immagini ©Massimo Campi
Per chi volesse degli approfondimenti sulla storia delle Ferrari GT da Corsa:
FERRARI Le Gran Turismo da corsa – di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore
Autore: Massimo Campi
Formato: 24.5×26,5 cm – Pagine: 192 – Foto: centinaia in b/n e a colori – Cartonato – Testo: italiano – Collana: Ferrari
Per informazioni: https://www.giorgionadaeditore.it/