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giovedì 20 Marzo 2025

Luigi Villoresi tra Maserati, Ferrari e Lancia

 

Era nato a Milano il 16 maggio 1909, da una famiglia molto nota a Milano. Parliamo di Luigi Villoresi, che subito venne soprannominato “Gigi” e sarà uno dei piloti che ha segnato pagine di storia dell’automobilismo italiano a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Proprio il secondo conflitto mondiale diventerà uno dei problemi nella carriera del milanese, che stava decollando prima della guerra e dopo quel triste quinquennio dovrà riprendere da capo.

La famiglia di Villoresi era molto conosciuta ed agiata, Gigi era il primogenito di cinque figli di Esther e Gaetano che era proprietario di un’azienda che produceva energia elettrica. Il nonno era Eugenio Villoresi, l’ingegnere che progettò il Canale Villoresi, a sua volta discendente di Luigi Villoresi uno dei grandi botanici e paesaggisti del XIX secolo.  Il suo ramo famigliare però è piuttosto sfortunato, Gigi ha quattro fratelli ma tutti muoiono tragicamente o per malattia tra cui Emilio che condivide con lui la passione per i motori e scompare a Monza  il 28 giugno 1939 mentre stava collaudando una Alfetta ed alla fine Gigi rimane da solo e senza nessun parente diretto. La famiglia Villoresi ha una lunga tradizione di tecnici e studiosi molto riservati e due persone erano visti come pecore nere: Gigi e Lidia che fa la poetessa. Villoresi era sempre sulle prime pagine dei giornali ed a quei tempi non era capita la sua scelta di vita. Gigi aveva una grande carica emotiva con una gran voglia di fuggire da una vita già programmata.

Gigi è attratto dalla velocità e dai motori, inizia con gare locali, e nel 1931 è al via della Mille Miglia con una Fiat 508 Balilla assieme al fratello Emilio. Nel 1935 è campione italiano nella classe 1.100 cc con una Maserati 4CM, ed entra a fare parte della squadra del tridente. Tra le sue vittorie anteguerra il GP di Brno 1937 e la Targa Florio nel 1939 e 1940. Durante la guerra con l’amico Alberto Ascari si dedica al rifornimento dei trasporti dell’esercito italiano in Africa e riprende a correre subito dopo il conflitto.

Luigi Villoresi è stato un grande campione ed è stato per due volte Campione d’Italia assoluto. Nel 1950 passa alla Ferrari in contemporanea con la nascita della Formula 1. Nel 1954 inizia per il campione una nuova avventura con la Lancia D50 fino all’incidente in cui muore l’amico e collega Ascari. L’ultima vittoria è al volante di una Lancia Aurelia GT nel 1958 al Rally dell’Acropoli. Il suo più grande successo rimane la vittoria alla Mille Miglia del 1951 al volante della Ferrari 340 America Berlinetta Vignale in coppia con Piero Cassani.

Dopo il suo ritiro rimase un ambasciatore degli eventi Maserati, la casa a cui era più legato. Visse a Milano e Modena presso don Sergio Mantovani “il parroco dei piloti di Formula 1” ed è scomparso il 24 agosto 1997.

Immagini © Massimo Campi

 

Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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