Published on Maggio 13th, 2023 | by Massimo Campi
013 maggio 1950: inizia la Formula 1 con la vittoria dell’Alfa Romeo
Erano in centomila, tutti accorsi sui prati della pista di Silverstone in quel sabato 13 maggio del 1950 per vedere il “Gran Premio di Gran Bretagna e d’Europa” a Siverstone, prima gara del neonato Campionato Mondiale di Formula 1.
Sulle tribune ci sono anche Re Giorgio VI e la Regina madre Elisabetta per vedere la gara valida anche come XI Gran Premio d’Europa, ed è la prima volta che viene organizzata dall’England Royal Automobile Club, detto anche RAC. A cinque anni dalla fine della guerra, i segni lasciati sono ancora visibili ovunque e di sicuro fanno la differenza sulla pista ricavata da un ex aeroporto militare situata nella contea di Northampton. Il tracciato viene percorso in senso orario con 8 curve, 5 a destra e 3 a sinistra, ed era lungo 4,649 km.
La gara era prevista nella giornata del sabato per non interferire con le funzioni religiose della Domenica. Le vetture ammessa alla gara erano ancora quelle previste dalla Formula Grand Prix in vigore dal 1946, con motori sovralimentati da 1.5 litri o aspirati da 4,5 litri. Tra le caratteristiche tecniche le monoposto avevano l’obbligo di possedere una protezione che impedisse il passaggio di fiammate dal vano motore al pilota e due specchietti retrovisori, mentre non era previsto nessun peso minimo o massimo delle vetture, il tipo di carburante impiegato e l’uso del casco da parte dei piloti.
Il sistema di punteggio prevedeva l’assegnazione di punti ai primi cinque classificati, i quali ricevevano rispettivamente 8, 6, 4, 3 e 2 punti, e un ulteriore punto a chi segnasse il giro più veloce della gara. Il regolamento dell’epoca prevedeva inoltre la possibilità che su una stessa vettura si alternassero alla guida più piloti: in questo caso i punti ottenuti in base all’ordine di arrivo della vettura venivano divisi tra i piloti che l’avevano guidata durante la gara. Per il computo della classifica finale del mondiale venivano considerati solo i migliori quattro risultati ottenuti dal pilota sulle sette prove disputate.
La macchina da battere è l’Alfa Romeo 158 che è al via della gara con quattro monoposto pilotate da Nino Farina, Juan Manuel Fangio, Luigi Fagioli e Reg Parnell. Le vetture milanesi dominano la scena dalle qualifiche con i suoi quattro piloti in prima fila. Alla partenza della gara, Nino Farina prende subito la testa e ottiene alla seconda tornata il giro più veloce in 1’50″6 incamerando un punto ulteriore, con Luigi Fagioli e Juan Manuel Fangio che lo seguono a breve distanza. Nei primi giri i tre si scambiarono frequentemente le posizioni di testa fino a quando l’argentino è costretto a ritirarsi per problemi di lubrificazione al sessantaduesimo giro. Così Farina vince tranquillamente la gara distanziando Fagioli per 2″6 e con Reg Parnell che si classifica terzo.
Inizia così la storia della Formula 1, con la vittoria delle vetture del Portello realizzate nel 1937 nelle officine della Scuderia Ferrari che all’epoca era il reparto sperimentale della Alfa Romeo. Il progetto era di Gioacchino Colombo con la collaborazione dell’ing. Alberto Massimino ed a fine anno conquisteranno il primo titolo mondiale con Nino Farina.