Turismo

Published on Gennaio 25th, 2023 | by Massimo Campi

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Bmw M3 la regina degli anni ‘80

 

La BMW negli anni settanta, dando una svolta sportiva ai suoi modelli stradali, fonda il reparto dedicato alle corse. L’inizio del reparto Motorsport, la famosa “M” che appare nei modelli sportivi del marchio bavarese, risale al mese di maggio del 1972, con soli 35 dipendenti, saliti ben presto a ben 400 dipendenti a fine degli anni ottanta. Il primo progetto marchiato con la M è la 3.0 CSL che viene realizzato partendo dalla berlina 528i. Della coupè tedesca vengono realizzati 100 esemplari necessari all’omologazione per correre nei vari campionati Turismo.

La prima auto prodotta integralmente ed in vendita al pubblico è la M1, presentata a Parigi nel 1978. In seguito escono dal reparto Motorsport diverse realizzazioni, ma uno delle più iconiche rimane sicuramente la M3 nata come versione sportiva dalla berlina E30. La prima M3 serviva come vettura omologata per correre nel DTM e nel Turismo Gr.A che richiedeva una produzione di almeno 5.000 esemplari. Presentata al Salone di Francoforte 1985, la produzione della nuova vettura inizia l’anno successivo e continua fino al 1991 dove viene sostituta dal nuovo modello.

La M3 -serie E30 nasce dalla versione a tre porte della berlina. La carrozzeria mostra i rigonfiamenti laterali per ospitare le ruote maggiorate, mentre all’anteriore è presente uno splitter per migliorare l’aerodinamica. Il motore di serie è un quattro cilindri di 2,3 litri che ha una potenza di ben 200 CV a 6.750 giri minuto. Il quattro cilindri in linea è derivato da quello impiegato nella F.2 degli anni ’70. In pratica il BMW siglato S14 ha la testata derivata dal sei cilindri S38 e spinge la coupè tedesca alla velocità massima di circa 240 km/h.

La M3, oltre ad avere un cuore da corsa trapiantato in una macchina da strada, ha un potente impianto frenante composto da quattro dischi autoventilanti con ABS con dischi anteriori scanalati da 310 mm e posteriori scanalati da 295 mm. L’assetto sportivo è più basso e più rigido rispetto a quello delle altre Serie 3. A fare innamorare della M3 a tutti gli appassionati  di motorsport c’è anche lo spoiler posteriore che era una specie di sogno a occhi aperti per gli anni ’80. Il cambio a cinque rapporti è realizzato dalla Getrag, mentre i mozzi ruota sono a cinque prigionieri ed i pneumatici sono generalmente Pirelli P700-Z con la misura 225/45R16.

Nata per gareggiare, la M3 E36 inizia la sua carriera sportiva nel 1987 dopo la necessaria omologazione. In assetto gara il quattro cilindri aspirato di 2,3 litri raggiunge la potenza di circa 300 cv. La M3 debutta nel campionato Mondiale Turismo in cui gareggiano le vetture Gr.A Turismo. Le squadre ufficiali BMW gareggiano con piloti veloci e competitivi, come Reberto Ravaglia, Emanuele Pirro, Johnny Ceccotto, Ivan Capelli. La macchina da battere è la Ford Sierra RS500 che ha un motore turbocompresso con una potenza di 500 cv, duecento in più della vettura tedesca. La Ford della Scuderia Eggemberg vince il titolo riservato alle vetture, ma sarà Roberto Ravaglia con la M3 gestita dalla Schnitzer Motorsport a vincere il titolo mondiale piloti.  Dalla stagione successiva viene disputata solo la serie europea ed è sempre la BMW ad essere tra i principali protagonisti. Tra i piloti ufficiali, con Niki Lauda come consulente sportivo del marchio tedesco, ci sono anche Jaques Laffitte ed il giovane Roland Ratzenberger. Roberto Ravaglia vince il titolo europeo nel 1989, in una stagione dove la M3 è la indiscussa protagonista delle gare turismo.

Sono tantissime le vittorie ed i titoli della vettura tedesca, le più famose sono quelle alla 24 Ore del Nurburgring, vinta ben cinque volte nel 1989, 1990, 1991, 1992 e 1994 e la 24 Ore di Spa-Francorchamps con quattro successi nel 1987, 1988, 1990 e 1992, spesso gareggiando contro vetture con motori notevolmente più grandi o motori turbo. Nella gara sul tracciato della Nordschlefe, tra i piloti che hanno vinto con la M3 ci sono Ravaglia, Pirro, Joachim Winkelhock, Christina Danner, Marc Duez con le vetture gestite da Schnitzer e Bigazzi, i due team più vincenti con le M3.

Per mantenere l’auto competitiva nelle corse in seguito alle modifiche alle regole di omologazione di anno in anno, sono state prodotte speciali di omologazione e vendute in volumi limitati. Questi includono Evo 1, Evo 2 e Sport Evolution, con aggiornamenti tra cui riduzione del peso, aerodinamica migliorata, passaruota anteriori più alti (per consentire l’utilizzo di ruote da 18 pollici nelle corse DTM), condotti dei freni più grandi e maggiore potenza dal motore. Con l’introduzione del motore 2.5  L evolution nelle corse nel 1990, la potenza è aumentata a circa 380 cv.

Oltre ai titoli Mondiali ed Europei turismo la M3 ha vinto due titoli britannici, nel 1988 e 1991. In Italia ha trionfato ben tre volte con Johnny Ceccotto nel 1989 e Roberto Ravaglia nel 1990 e 1991. Eric Van De Poele vince il DTM nel 1987, e Roberto Ravaglia è primo nel 1990.

Anche le vittorie nei rally sono entrati nel palmares della M3, con la Prodrive che ha preparato alcuni esemplari della vettura tedesca dove ha corso in diversi campionati nazionali ed alcuni appuntamenti mondiali. La M3 si è dovuta scontrare in quegli anni con le vetture e trazione integrale molto più efficienti della vettura tedesca sui tratti sterrati. Il successo più famoso è stato la vittoria al Tour de Corse 1987 con  Bernard Beguin.

Della BMW M3-E36 sono state prodotte alcune serie speciali stradali come la Ravaglia e Ceccotto per celebrare le vittorie dei suoi piloti più famosi.

Immagini ©Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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