Storia

Published on Luglio 2nd, 2022 | by Massimo Campi

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La Ferrari 166MM, la prima dell’Avvocato

Gianni Agnelli acquista nel 1950 la Ferrari 166MM, in seguito diventerà una vettura da competizione

Stile ed eleganza, sono queste le caratteristiche che hanno sempre contraddistinto le scelte dell’Avvocato, ovvero Gianni Agnelli che si innamora subito della Ferrari 166MM quando la vede esposta al Salone Internazionale dell’Auto di Torino del 15 settembre 1948. È il primo vero contatto tra il futuro grande capo della Fiat ed il piccolo costruttore di Maranello che ha deciso di mettere in vendita le sue giovani creature  che stanno iniziando a vincere gare importanti.

La Ferrari 166MM, con quella doppia “M” che identifica il modello per correre alla Mille Miglia, viene prodotta dal 1948 al 1953, con il motore 2 litri, 12 cilindri a V di 60 gradi, e cambio a 5 rapporti, firmato da Gioacchino Colombo e poi affinato da Musso e Lampredi. Il propulsore superquadro con lubrificazione a carter umido sviluppa una potenza massima di 140 cavalli a 6600 giri al minuto che consente una velocità di punta, superiore ai 200 km/h. Il telaio è in tubi di acciaio a sezione ellittica, la carrozzeria in alluminio, il tutto per un peso di soli 650 chilogrammi.

La linea è firmata e realizzata dalla carrozzeria milanese Touring, specializzata nella sua costruzione “superleggera” in lamiera di alluminio, con volumi plasmati all’insegna della velocità ma anche dell’eleganza visiva. La Ferrari 166MM ha una ampia calandra frontale che fornisce una forte identità all’auto, con una matrice sportiva ed agonistica ma anche adatta alle uscite in stile “Dolce Vita” sulle strade della Costa Azzurra dove spesso passa le serate l’Avvocato che si innamora della vettura e ne ordina subito un esemplare a Maranello.

La Ferrari 166MM è prodotta in due versioni, aperta e chiusa in versione coupè. Quella aperta è denominata “barchetta”, un soprannome che fa subito scuola nel definire la tipologia della vettura che viene usata ancora oggi per alcune fuoriserie con carrozzeria scoperta e senza capote.

Gianni Agnelli, nel luglio del 1950, entra in possesso della Ferrari 166MM n°064, che viene appositamente realizzata dalla Touring con la speciale doppia colorazione blu e verde separata dalla linea di demarcazione della fiancata e gli interni in pelle chiara. Una vettura dal fascino unico che entra subito nella storia dello stile e della fabbrica di Maranello.

Dopo due anni Gianni Agnelli la cede al visconte belga Gery d’Hendecourt che la fa entrare nelle scuderia del Garage Francorchamps. La 166MM n°064 inizia la sua carriera agonistica con una nuova livrea blu. Pilotata dal quattro volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans Olivier Gendebien, la barchetta Ferrari  conquista la Coupe du Spa-Francorchamps e il Grand Prix de Spa. Nel 1957 la Ferrari 166 MM passa nelle mani di Armand e Jean Blaton e, guidata da “Beurlys”, pseudonimo di Jean, vinee altre gare minori disputate in Belgio e Danimarca.

Finita la carriera agonistica, la barchetta diventa di proprietà del pilota belga ex Formula 1 e grande collezionista Ferrari, Jacques Swaters. Nel 1989 la porta per la prima volta alle mostre di auto d’epoca e alle rievocazioni storiche della Mille Miglia e di altre grandi gare del passato. Grazie al suo stile, la 166MM viene esposta al MoMA di New York nel 1994 ed alla Nationalgalerie di Berlino come esempio di design automobilistico italiano. Nel 2012 la 166MM passa di mano e viene acquistata dall’inglese Clive Beecham che la restaura riportandola alla colorazione originale per ottenere la certificazione del dipartimento Ferrari Classiche.

Immagini © Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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